Da Acquarica del Capo a Roma: conosciamo meglio Nicola Rosafio, aspirante concorrente di “Amici”
Il suo destino nel mondo dello spettacolo è nelle mani dei professori di “Amici”, precisamente quelli della categoria canto. Ma, a prescindere dal giudizio di Grazia Di Michele, Rudy Zerbi e Mara Maionchi, il cantante salentino Nicola Rosafio ha le idee molto chiare sul suo futuro: sa che quello del cantante è un mestiere difficile, pieno di ostacoli e avversità, ma è pronto a lottare per realizzare il suo sogno. L’abbiamo incontrato per chiedergli qualche curiosità in più riguardo al suo possibile ingresso nella scuola televisiva più famosa d’Italia.
A prescindere da come andrà la tua esperienza ad “Amici”, cosa ti aspetti da questa avventura?
Nicola: Innanzitutto mi aspetto di imparare molte cose, tecnicamente e umanamente. È una situazione dove professionalmente si può maturare molto, e dove hai la possibilità di esprimere al meglio la tua personalità. Più che un gruppo di “amici” penso quasi a una vera “famiglia”, con tutti i suoi meccanismi e condizionamenti interni.
Pensi che per un artista provenire dal Salento possa essere un vantaggio o una penalizzazione?
N.: La terra del Salento è sempre stata molto fertile sul piano artistico. In qualsiasi campo il Salento è presente. È vero che chi vive al nord ha il vantaggio di risparmiarsi tante ore di viaggio, anche se ormai non siamo più così isolati come una volta. Tutto sommato a me piace viaggiare, non è un peso prendere il treno, come sto facendo ora per andare a Roma, anzi questo aspetto mi aiuta a essere ancora più convinto e lottatore davanti alle difficoltà della vita.
Sei un ragazzo di soli 22 anni. Cosa ti fa più paura del futuro? E cosa invece ti affascina maggiormente?
N.: Il futuro fa sempre un po’ paura, a qualunque ragazzo della mia età. Purtroppo la situazione in Italia non è delle migliori, i giovani si ritrovano spesso ad avere un lavoro precario e sottopagato. Io nel mio piccolo cerco di mantenermi come posso, senza dover pesare tanto ai miei genitori che fanno grossi sacrifici. Vista questa situazione mi fa quasi paura, un giorno, avere una famiglia e non poter dare a mia moglie e ai miei figli ciò di cui hanno bisogno. D’altra parte, accanto a questo pessimismo cosmico, c’è la parola vita, che ci riserva tante sorprese. Credo molto nelle occasioni, e mi affascina pensare che un domani potrò fare il lavoro che sogno da quando ero piccolo. Ricordo a questo proposito una frase che mi disse il mio professore di filosofia al liceo: “Ognuno di noi ha un talento dentro, il difficile è scoprirlo”. Quel talento è il motore che spero mi faccia andare avanti e che mi fa emozionare ogni volta che qualcuno mi chiede di mostrarglielo.
Sappiamo che sei anche uno studente: pensi che al giorno d’oggi sia più importante studiare o tentare di entrare nel mondo dello spettacolo, anche lasciando perdere lo studio e la formazione professionale?
N.: E’ vero, sono uno studente di giurisprudenza all’Università del Salento. Ritengo che lo studio sia molto importante non solo dal punto di vista professionale, ma anche per una maturità personale. Televisione, pubblicità, spettacolo, ogni cosa è sempre accompagnata dallo studio. Nessuno è mai riuscito nella vita senza studiare o fare sacrifici. La conoscenza è l’arma migliore per distinguersi nella folla, ed è un elemento fondamentale di cui non si può fare a meno.
Se dovessi entrare nella scuola di “Amici”, qual è il professore che temi di più? Da chi invece vorresti essere maggiormente seguito e perchè?
N.: Sinceramente non ho paura di nessuno, per il semplice motivo che non c’è nulla da temere. Sono persone normalissime, che ci giudicano in base alla loro competenza nel canto o nel ballo. Se dovessi sceglierne uno preferirei Rudy Zerbi o Mara Maionchi, ma per il semplice fatto che sono stati loro a darmi fiducia e a permettermi di superare la prima selezione.
Dei passati allievi delle precedenti edizioni di “Amici” chi prenderesti come modello? E per quale motivo?
N.: Ascolto molto le due salentine, Alessandra Amoroso ed Emma Marrone. Prendo in considerazione loro come modelli perchè hanno fatto il mio stesso percorso, da Lecce a Roma. Loro due hanno un’energia fantastica, e vederle insieme sul palco è come veder brillare due stelle. Penso che il loro punto di forza sia l’umiltà e l’affetto che hanno nei confronti di chi le segue e le sostiene.
Bianca Chiriatti
Category: Costume e società