IL SALENTO TRA LEGGENDA E TRADIZIONE
Il Salento culla della mistica tradizione del Presepe? Sì, per quanti credono alla leggenda secondo
la quale San Francesco d’Assisi, di ritorno dalla Terra Santa, approdò ad Otranto a causa di una
tempesta. Era l’inverno del 1219. La leggenda narra che il Santo di Assisi trovò ospitalità in una
dimora gestita dai frati e che in questo luogo ebbe l’ispirazione per quel che sarebbe accaduto nel
1223 a Greccio quando, in una grotta in cima a una collina, allestì con la gente del luogo la più
suggestiva delle Natività viventi.
La magia del mistero dell’incarnazione e il miracolo della natività nel Salento è stato sempre
vivissimo. E, se il merito di aver diffuso il presepe in Puglia è di Stefano Pugliese da Putignano,
la comparsa dei Presepi monumentali – che avviene con la fioritura della statuaria in pietra – la
si deve soprattutto a Nuzzo Barba da Galatina (1484) e al leccese Gabriele Riccardi, l’autore del
presepe del Duomo di Lecce realizzato in pietra leccese e precursore di un nuovo stile, meno
struggente e sentimentale.
Corrono i secoli, cambiano stili, materiali, scuole e scenari storici ma il fascino della tradizione
presepiale nel Salento rimane immutato e carico di pathos popolare. Che da qualche anno si
arricchisce di nuovi impulsi con la “Città dei Presepi”: il progetto, ideato dalla Città di Lecce,
associa quest’anno venti aderenti tra comuni, associazioni culturali e l’Agenzia Regionale per il
Turismo, Puglia Promozione, allo scopo di valorizzare e promuovere l’antica arte legata ai valori
culturali del territorio.
Grazie a questa rete di collaborazioni, la preparazione del Natale diventa così rito collettivo,
esaltazione popolare, appartenenza, oltre che occasione per mettere in mostra la suggestione dei
presepi viventi insieme al pregio delle lavorazioni artistiche in cartapesta, pietra o legno nate
dall’estro creativo degli artigiani locali.
Category: Cultura