Questa volta sto con il Comandante Grillo
Dirà (Grillo)..: chi se ne frega ?
Non sono certo un suo affiliato e neppure un simpatizzante. Lo considero “funzionale” al sistema proprio per la partecipazione alle competizioni elettorali che,del sistema,sono l’implicito riconoscimento. Ma non disconosco la gran massa di verità che porta a conoscenza di milioni di persone e la validità di alcune soluzioni che propone. Sia bene inteso,sempre a mio modesto parere.
Facile scrivere ora che,tanti,avevamo previsto i guai che gli avrebbero procurato gli eletti non appena a contatto con le sirene della partitocrazia imperante. Per ora quelle dei media.
Non importa,il punto è un altro.
Grillo,che ritengo ragioni con la propria testa e l’aiuto di validissimi collaboratori,ha capito fin dall’inizio che occorre il pugno di ferro nella gestione del Movimento.
Chi entra sa benissimo quali sono le regole e si impegna a rispettarle. A maggior ragione deve farlo se eletto dai cittadini.
I militanti che diventano rappresentanti del popolo non possono deviare dal modello da loro stessi proposto. Che voglio dire ? Che il Movimento 5 Stelle ha una struttura rigidamente militarizzata. Comandante in Capo,Stato Maggiore ed unità sul territorio. Affidate,intelligentemente, alla scelta sul campo di quanti siano ritenuti collettivamente più meritevoli. Ma sotto tutela ed osservazione dello stesso Comandante. Il quale,affrontando a colpi di mazza telematica avversari non certo sprovveduti,non può permettere che gli intermedi,gli eletti,possano essere tentati dalle sirene (per ora) mediatiche del sistema in cui sta nuotando.
Essendo i grillini tutti ragazzi acqua e sapone,così tecnologici e perbene, trovo difficile possano sopportare questi vincoli “da caserma”.
Riuscirà il Comandante Grillo a militarizzarli davvero ? Potrebbero servire quando ci sarà casino nelle piazze.
Pertanto,in questa vicenda,sto con Grillo.
Vincenzo
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