Le “parlamentarie” dei grillini/MOVIMENTO, BUGIE E VIDEOTAPE
(Rdl) Dopo quelle del Pd finite con la vittoria dell’apparato e mentre quelle del Pdl non si faranno proprio, si sono concluse nel fine settimana le “primarie” del Movimento 5 Stelle, anzi, le “parlamentarie”. Ne abbiamo letti commenti esacerbati e inutilmente critici un po’ dappertutto, e si capisce: ogni occasione è buona, oramai in campagna elettorale aperta, per denigrare l’unica formazione che proprio in virtù della novità che rappresenta, nel clima di generale sfiducia per la politica tradizionale, oltre che per le idee – forza che sostiene, appare sempre più accreditata nel favore popolare di massa.
Abbiamo letto un po’ dappertutto, dicevamo, critiche sulla gestione e sulla natura stessa dell’esperimento; polemiche montate chiaramente ad arte su dissidi, accuse di verticismo e scarsa trasparenza.
Siamo andati a riferirle ai diretti interessati, nella loro sede nel centro storico di Lecce, per sentire le loro reazioni. Li abbiamo trovati a discutere sulle prossime iniziative, mentre preparavano una “pittulata” comunitaria in sana compagnia. Abbiamo fatto delle domande e ne riportiamo ora le risposte, date ora da uno, ora dall’altro dei numerosi presenti, sabato sera: siamo andati a curiosare, per capire e far capire. Ci hanno accolti con garbo, ci hanno mostrato tutto anche dal punto di vista tecnico. Ecco che cosa ci hanno detto, in un’ora di conversazione a più voci.
RdL – Ma insomma, che cosa avete combinato?
MS5- Abbiamo scelto i nostri rappresentanti per le prossime elezioni politiche, cioè le persone che ci rappresenteranno in Parlamento, quelli che il Movimento candiderà, pur col vecchio sistema elettorale ancora vigente; anzi, proprio per questo, dal momento che esso non permette di scegliere i candidati con le preferenze, la nostra iniziativa assume maggior valore, un vero e proprio esercizio di democrazia partecipata.
Rdl – Chi poteva essere eletto e cosa doveva fare?
M5S – Coloro i quali erano stati già candidati in precedenti elezioni amministrative in liste del Movimento, o liste civiche approvate dal Movimento. Tutti hanno ricevuto per tempo una e mail, in cui gli si chiedeva di candidarsi e, accettando, gli si consentiva di esporre curriculum, programma e anche di realizzare un video di presentazione.
Rdl – Chi poteva votarli?
M5S – Tutti gli iscritti al Movimento alla data del 30 settembre. Per iscriversi, bisognava aver accettato i punti del nostro programma, non essere iscritti ad altri partiti e mandare la fotocopia di un proprio documento di identità. Le iscrizioni sono sempre aperte e chi si iscrive ora parteciperà attivamente alle altre decisioni, come i punti del programma elettorale.
RdL – Quindi una cosa ben diversa dalle vecchie tessere, comprate e vendute, dalle correnti, dalle lotte interne comuni a tutti i vecchi partiti, cui ci ha abituati la prima e la seconda repubblica. Però vi hanno accusato di scarsa trasparenza, di scarsa partecipazione, di regie occulte. Cosa rispondete?
M5S – Il nostro era un esperimento inedito. Come giustamente ha detto lei, ben altra cosa rispetto alla vecchia politica. Adesso le mostriamo come era tutto facile e trasparente, se ha la pazienza di seguirci qualche minuto sul video del pc. Ecco come ci si iscrive…Ecco come si poteva votare…Ecco i risultati…
( in effetti la dimostrazione dura pochissimi minuti e ogni passaggio risulta immediatamente accessibile e comprensibile – nota di Rdl)
Inoltre, teniamo a sottolineare un concetto, che cioè abbiamo giustamente privilegiato l’appartenenza al Movimento in queste sue prime fasi di vita. Era giusto affidarsi a chi in questi anni ha creduto per primo e per primo si è impegnato.
Rdl – A me sembra giusto. Penso che per scegliere, nelle primarie, debbano votare gli iscritti, e di sicuro i vostri iscritti sono reali, autentici e attivi protagonisti, a differenza di tutti gli altri partiti e dei loro mercati delle tessere e delle loro manovre elettoralistiche interne, dei condizionamenti degli apparati. Ma han detto che siete pochi…
M5S – Un’altra bugia bella e buona. Inoltre, i dati di queste “parlamentarie” non comprendevano i tanti che si sono iscritti nelle ultime settimane, dopo il “boom” fatto registrare in Sicilia.
Ah ecco, bisogna sottolineare che le nostre scelte riguardavano non il leader della coalizione, bensì i nostri rappresentanti, anzi, i nostri “portavoce”, coloro i quali rappresenteranno in parlamento le istanze del movimento e spingeranno per l’attuazione dei nostri punti programmatici. Saranno in tanti, dai cento ai centoventi…E la prossima volta…
Rdl – Non ponete limiti alla Provvidenza! Penso che voi ora siate in una situazione privilegiata, un vero e proprio corso e ricorso storico, in cui la gente vi identifica un po’ come l’ultima spiaggia e l’unica speranza…
M5S – Vero, Beppe Grillo dice scherzando che dobbiamo puntare al 51%
Rdl – Scherzando dice la verità. Credo che questo sia uno di quei momenti irripetibili della Storia, un po’ come nel 94, nel passaggio dalla prima alla seconda repubblica. Se riuscirete a essere credibili, basta prendere un voto più di ognuno degli altri, per governare, stante l’attuale legge elettorale. Un’occasione unica…
M5S – Vero, siamo d’accordo, ci stiamo preparando.
Rdl – Dovrete riuscire a risultare credibili. Intanto, chi avete scelto qui a Lecce come vostri portavoce, in questo esperimento inedito di democrazia partecipata, come la chiamate voi?
M5S- Noi iscritti di Lecce abbiamo votato in un ambito territoriale che comprendeva l’intera Puglia. Proprio di Lecce il più votato di tutti, con 290 preferenze, Maurizio Buccarella.
(RdL – nella foto di copertina – Già candidato nelle ultime amministrative di Lecce; sul “meetup” del Movimento si presenta così: “48 anni, avvocato, uomo libero. Partecipo attivamente da quasi 5 anni con tanti momenti di condivisione, entusiasmo ed anche di consapevolezza dei limiti dell’impegno che ciascuno può offrire per ‘cambiare il mondo’. Ce la faremo!”)
Rdl – E poi, gli altri salentini?
M5S – Quinto è arrivato Diego De Lorenzis, e poi subito dopo tre donne, Tiziana Buccarella, Daniela Donno, e Barbara Lezzi. Ma adesso mangiamo una pittula?
Category: Costume e società
Si dice:”i giornalisti brutta razza”; beh! bisogna dire pure che quando i giornalisti ti vengono a trovare e decidono di informare….. beh!!! che bel mestiere!!!!!!
Un’analisi chiara e puntuale sulle dinamiche interne del Movimento. Complimenti