I CONSIGLIERI REGIONALI RIDOTTI. I COMMENTI DI CONGEDO E NEGRO
Sulla riduzione dei consiglieri della Regione Puglia, di cui abbiamo riferito nell’articolo precedente, abbiamo nel frattempo ricevuto due commenti, che volentieri pubblichiamo.
Il primo è del consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo: ”E’ una prova di grande responsabilità data oggi da tutto il Consiglio. Il centrodestra non solo ha fatto la sua parte garantendo appoggio e condivisione al provvedimento, ma ha coerentemente rispettato quanto già previsto nel nostro programma elettorale del 2010. Si tratta di una riforma molto importante che consentirà notevoli risparmi alle casse regionali ma anche un notevole snellimento nel funzionamento dell’Istituzione. Certo non è così che si risolvono tutti i problemi: ora occorre mettere mano anche ad una seria riforma della burocrazia regionale, troppo spesso fonte di lentezze e di inefficienze che non garantiscono una efficace gestione dell’Ente. Oggi tutti noi abbiamo dato un esempio anche al resto d’Italia. Forse ora tocca ad altri settori seguire questa strada e ci auguriamo che avvenga quanto prima”.
Il secondo è del consigliere regionale Udc Salvatore Negro: ”Oltre che un adempimento previsto dalla legge nazionale, è un segno di grande responsabilità da parte del Consiglio della Puglia e dei partiti in esso rappresentati. Un segnale di sobrietà e di attenzione importante, soprattutto in questo periodo, che dà il senso della maturità di una classe politica. Come Gruppo Udc siamo soddisfatti di aver dato il nostro contributo al percorso che ha portato a questo risultato. Il Consiglio regionale ha scritto oggi un’altra pagina di buona politica che si aggiunge a quella sui tagli alle spese dei consiglieri regionali. La Puglia, possiamo dirlo con soddisfazione, è stata la prima regione ad adeguare il proprio statuto alle previsioni normative nazionali. L’auspicio ora è che questo percorso possa continuare e che si metta mano ad altre importanti riforme, come quella della legge elettorale che, ci auguriamo, possa prevedere maggiore partecipazione delle donne alla vita pubblica”.
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