LA SOVRANITA’ MONETARIA ESPROPRIATA AGLI STATI EUROPEI – ITALIA SOTT’OCCHIO, MONDO COL CANNOCCHIALE
«Il vostro nemico è Mario Monti. È un traditore della nazione italiana, dovrebbe essere messo in prigione». Parola di Daniel Estulin, giornalista russo di origine lituana, autore di un dirompente studio sull’oscura influenza del Gruppo Bilderberg nella politica economica mondiale. La clamorosa denuncia è andata in onda – clamorosamente: mi stropiccio gli occhi, e anche altro… – su RaiDue nella serata del 26 ottobre 2012, in un programma – dibattito interamente incentrato sul nodo della sovranità monetaria, la cui “amputazione” imprigiona gli Stati dell’Eurozona al giogo del debito pubblico.
Servizi dal meeting di Rimini sulla Modern Money Theory, con interviste a Paolo Barnard e Warren Mosler. In studio, il sindacalista della Cgil Giorgio Cremaschi ha attacca: «Soffriamo per i trattati-capestro varati da Bruxelles: perché in Italia non c’è mai stato un referendum che li convalidasse?». Ha rincarato la dose l’economista Giulio Sapelli: «È ora di dire la verità alla gente: possiamo votare solo per il Parlamento Europeo, che non conta niente».
Risultato: fine della democrazia reale, per sopraggiunta impossibilità di decidere. Con buona pace dei nostri inutili politici e di un Parlamento ormai esautorato. Stabilisce tutto Bruxelles, a monte dei cittadini-elettori, lasciando allo Stato il triste compito di fare da notaio del disastro, nonché da spietato esattore. «Stiamo vivendo la crisi finanziaria più terribile di tutta la storia dell’umanità», ha sostenuto Estulin, nipote di un colonnello del Kgb. Il padre dell’autore russo era invece un dissidente, imprigionato e torturato per il suo impegno a favore della libertà di espressione in Unione Sovietica. Fuggito dapprima in Canada, Daniel Estulin vive ora in Spagna. La prima edizione del suo libro-denuncia sulla cupola della finanza mondiale (“Il club Bilderberg”) risale al 2005 ed è stata citata anche da Fidel Castro. Di quest’anno, l’altro saggio “L’Impero invisibile”.
Ma cosa ha detto in dettaglio Estulin?
«Si tratta di una crisi che riguarda miliardi e miliardi di dollari che non potranno mai essere ripagati. Qualunque governo che cercherà di ripagare questo debito distruggerà il proprio paese».
Tutto quello che finora si è cercato di fare, ha aggiunge lo scrittore russo, è stato obbligare i cittadini a pagare il debito pubblico, gonfiato dagli interessi usurai della finanza internazionale e aggravato, nell’Eurozona, dall’impossibilità di ricorrere – a costo zero – all’ossigeno della moneta sovrana.
«Dal momento che noi non possiamo pagare, e non può pagare neanche il governo allora ci si rivolge alle istituzioni finanziarie internazionali: il che significa che chiunque cercherà di far questo distruggerà il suo paese». Quindi l’affondo contro il premier “tecnico” italiano, che proviene dalla Goldman Sachs e dallo stesso Bilderberg: «In Italia, persone come Mario Monti, che sanno esattamente quello che sta succedendo nel mondo, distruggeranno l’Italia apposta». Di qui l’accusa di alto tradimento, crimine che andrebbe punito con il carcere.
Niente di nuovo sotto il sole, aggiunge Estulin: «Se ne parlò già nel 1968 alla conferenza Bilderberg in Canada, dove si disse che non era più possibile avere fiducia negli Stati-nazione e sperare che facessero il “lavoro sporco” delle grandi corporations». Troppi rischi: la democrazia può allevare politici onesti. Tanto vale “spegnerla”, e commissariare – di fatto – gli Stati democratici, revocando la loro sovranità. «Qui si vuole creare un’unica azienda globale a responsabilità limitata, perché le aziende hanno molto più potere di qualsiasi altro governo al mondo. E creature come Mario Monti sono, semplicemente, il sottoprodotto di questo sistema». E quindi, attenzione: «Se non ci liberiamo da questo cancro, saremo di fronte alla più terribile crisi dell’umanità. Siamo alla svolta della storia, e la strada che prenderemo adesso deciderà il futuro dell’umanità».
Tesi estreme? L’importante è non averne paura e trovare il coraggio di discuterle e poi affrontarle.
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( NdD) Lo hanno fatto in Islanda, in Irlanda, in vari Stati del Sud- America. Perché non dovremmo farlo noi? Perché ci limitiamo a subire passivamente la favola del governo Monti che cura e guarisce l’Italia ammalata propinataci quotidianamente dai nostri mass – media? Perché non ci accorgiamo che la cura di Mario Monti sta ammazzando il malato?
Certo, vogliamo discutere di cose nuove, reali, concrete, davvero importanti. Poi, vogliamo affrontare la realtà in maniera alternativa, in quanto ribellarsi è giusto e poi poiché la soluzione ai problemi passa dal recupero di un minimo di iniziativa politica ed economica. Di questo dovrebbe occuparsi la nostra politica, altro che di percentuali elettorali e di primarie e secondarie!
Grazie, Bepi, non mi piacciono le smancerie, specie in pubblico, ma ogni regola ha le sue eccezioni: grazie a nome dei nostri lettori, che sono poi una specie di comunità, di giorno in giorno sempre più numerosa e attenta, per l’ottimo lavoro che fai per leccecronaca.it
Definirlo di contro – informazione è riduttivo, le tue ricerche sono preziose, perché al minimo ci arricchiscono di informazioni che altrimenti ci sfuggirebbero e poi perché a volte ci fanno pensare, se non addirittura sobbalzare sulla sedia, come accaduto agli ospiti del programma in cui lo scrittore russo ha illustrato le sue tesi creativamente e positivamente “provocatorie”.
Category: Costume e società