LA PROCURA DI TRANI RINVIA A GIUDIZIO LE AGENZIE DI RATING – TUTTI POSSIAMO COSTITUIRCI PARTE CIVILE

| 13 Novembre 2012 | 0 Comments

Di ieri la notizia che, a conclusione di indagini durate due anni, la Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio dei dirigenti di Standard & Poor’s e di Fitch nell’ambito dell’inchiesta sulle condotte illecite delle agenzie di rating, in particolare il presidente di Sp financial service dal 2007 al 2011, Deven Sharma,e il direttore operativo dei rating Fitch,David Michael Willmoth Riley,oltre ad altri 5 manager delle due agenzie.

Sono accusati di aver manipolato i dati economici a fini speculativi.

Siamo in grado oggi di dare i particolari e di svelare che cosa la notizia significa per tutti noi.

L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dal sostituto procuratore Michele Ruggiero, riguardava  “la diffusione tendenziosa e distorta dei report sul debito sovrano dell’Italia” che ” avrebbe comportato una destabilizzazione dell’immagine, del prestigio e dell’affidamento creditizio della nostra Nazione sui mercati finanziari nazionali ed internazionali; una sensibile alterazione del valore dei titoli di Stato e un indebolimento dell’Euro”.

La procura di Trani nella nota definisce i procedimenti penali sulle tre agenzie di rating “un autentico inedito nel panorama investigativo nazionale e internazionale per le gravi ricadute, sul sistema economico e finanziario del Paese che, sarebbero state provocate dalle valutazioni formulate dalle agenzie (in violazione dei regolamenti europei sulle attivita’ di rating), sull’affidabilità creditizia dell’Italia in un dato momento storico. Infatti, giudizi negativi su un emittente ‘sovrano’ (uno Stato) sortiscono l’effetto di allontanare gli investitori e gli investimenti da quello Stato e al tempo stesso producono un più alto costo del finanziamento del debito pubblico”.

La procura di Trani ha reso noto pure che Standard & Poor’s è attualmente indagata anche negli Stati Uniti con l’ipotesi di reato di presunta manipolazione del mercato e che in Australia la stessa agenzia S&P è stata condannata in giudizio civile a risarcire, a seguito di class action, la somma di 24 mln di euro per valutazioni espresse nell’attività di rating.

In Italia un’analisi  della Corte dei Conti “stima in 120 miliardi di euro il danno erariale provocato dalle manipolazioni di mercato cagionate dalle agenzie di rating.

Qui grazie a un’associazione di consumatori si innesta il motivo di interesse concreto per tutti.

Infatti, notizia di oggi, il Codacons ha avviato un’azione giudiziaria collettiva contro le società internazionali finite sotto inchiesta, cui possono aderire anche i privati cittadini.

L’aver fornito intenzionalmente ai mercati finanziari una informazione tendenziosa,  distorta e falsata, in merito all’affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano, ha prodotto un danno immenso al nostro paese, ai risparmiatori e agli operatori economici italiani – ha affermato il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – Alla luce di quanto sostenuto dalla Procura di Trani, abbiamo deciso di avviare una maxi costituzione di parte civile contro le due agenzie di rating, alla quale possono aderire enti pubblici e privati, imprese e singoli cittadini e risparmiatori, e che servirà ad ottenere un risarcimento nelle varie fasi processuali che si apriranno”.

Già da oggi – spiega il Codacons – sul blog www.carlorienzi.it sarà possibile, utilizzando l’apposito modulo, aderire all’iniziativa e costituirsi parte civile nel procedimento.

Inoltre Carlo Renzi ha chiesto che “anche il Governo Italiano, attraverso l’Avvocatura dello Stato, deve avviare analoga costituzione di parte civile, per gli incalcolabili danni che gli illeciti commessi dalle due agenzie di rating hanno prodotto allo Stato” .

Beh, vogliamo proprio vederlo Monti che cita in giudizio i suoi amici dell’alta finanza… Ci vorrebbe Berlusconi, ma meno male che Silvio non c’è!

Category: Costume e società

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