SPARI NELLA NOTTE CONTRO L’AUTO DI UN GIOVANE LECCESE GIA’ FERITO IN UN AGGUATO
( V.M.) Qualcuno ce l’ha con Daniele Vadacca. Lo hanno “minacciato” a modo loro una seconda volta. La notte scorsa, infatti, hanno preso di mira la sua auto, una Bmw parcheggiata in via Flumendosa, in zona via Adriatica. Tre colpi secchi, uno dei quali ha rotto un vetro laterale, l’altro lo specchietto retrovisore e il terzo è andato a finire sul citofono del condominio dove vive con la famiglia il pregiudicato trentenne, già “scampato” ad un agguato il 30 ottobre scorso e ferito dai colpi esplosi davanti ad una stazione di benzina della periferia cittadina.
Era appena uscito dall’ospedale dove era stato curato per le ferite alle gambe, ora il nuovo inquietante “messaggio” degli sconosciuti che ce l’hanno con lui, c’è ragione di credere per vicende passate legate alle attività illecite in cui Vadacca era stato coinvolto.
Indagano le forze dell’ordine. Lecce si interroga distrattamente sul ripetersi in città di metodi del tutto estranei alla sua tradizione e alla sua cultura, che sembravano debellati e che invece negli ultimi mesi stanno purtroppo diventando sempre più frequenti, a opera di una criminalità che definire “micro” è sbagliato, perché comunque alimenta tensione e violenza fra le strade leccesi, fino a provocare vittime innocenti, come nel caso di questa estate a piazza Palio, o comunque a minare la vivibilità di cui giustamente la città era orgogliosa.
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