ULTIM’ORA – ORE 18.00 – INSULTI A MUSO DURO E SPUTI IN TESTA Gianfranco Fini duramente contestato ai funerali di Pino Rauti
Gianfranco Fini è stato duramente contestato dalle migliaia di persone presenti, appena giunto nella basilica di San Marco, in piazza Venezia, a Roma, dove questo pomeriggio si sono celebrati i funerali di Pino Rauti.
La contestazione è avvenuta all’esterno prima che iniziassero le esequie: ma il presidente della Camera, accolto da sputi, insulti e spintoni, è entrato lo stesso nella chiesa, dove ha seguito gran parte della cerimonia.
A placare gli animi e’ stata la figlia di Rauti, Isabella, richiamando tutti alla solennità del momento che non poteva lasciare spazio a dimostrazioni violente che il padre non avrebbe apprezzato. Il presidente della Camera, successivamente, ha lasciato la basilica senza ulteriori incidenti. La cerimonia è continuata con le testimonianze di alcune personalità che sono state vicine a Rauti nel corso della sua esperienza politica.
In questi minuti la notizia sta facendo il giro del mondo e monopolizza i commenti su internet. Per la maggior parte dei commentatori dei social network, le reazioni sono state più o meno di questo tipo: “Fini ha agito a freddo. La sua presenza non era prevista. Se ha deciso solo all’ultimo momento di partecipare ai funerali di Rauti, ha sbagliato e di grosso. Chissà per quale calcolo o strategia l’ha fatto. Su di lui si è scatenato il rancore di persone e comunità diverse che si ritrovavano nel lutto per un capo che se ne va in un mondo sempre più disperso e principalmente a causa sua. Rauti rimaneva un punto di riferimento per tanti che adesso non hanno più identità, né appartenenza politica, a causa di Fini”
Category: Costume e società
UN PICCOLO GRANDE UOMO
La morte di Pino Rauti per noi che fummo i suoi allievi, i suoi seguaci i suoi sostenitori per noi che volevamo una destra non convenzionale, ma alternativa a quella stereotipata dei perbenismi in voga e un po’ parruccona, funzionale ai ceti borghesi e rassicurante lo stesso sistema dei partiti e del sindacalismo che ne discendeva, una destra tutta «legge e ordine» il cui conservatorismo si esauriva nel perimetro quieto dell’opposizione parlamentare. L’azione formatrice di Rauti per il quale le nuove scienze e l’ambientalismo, il radicalismo istituzionale ed il popolarismo localistico, le tematiche giovanili – dalla musica alternativa all’arte d’avanguardia, dalle problematiche femminili alla rilettura dei fenomeni aggregativi da cui discesero i famosi Campi Hobbit, dalla narrativa fantastica alla fumettistica che era appannaggio soltanto della sinistra, tanto per citare alcune espressioni che contribuirono a svecchiare la destra italiana. Rauti, da convinto europeista, non immaginò mai un’Europa ostaggio dei banchieri, ma un consorzio di nazioni, le più potenti della terra, unite a condividere la politica mondiale, strappandola al cartello sovietico-americano
IL DOMANI APPARTINE A NOI CIAO PINO