SEQUESTRATI QUATTRO VIDEOPOKER. UNA PIAGA SOCIALE. IL NOSTRO APPELLO

| 24 Ottobre 2012 | 0 Comments

I Finanzieri della Compagnia di Lecce hanno sottoposto a sequestro amministrativo 6 videopoker del genere vietato, per violazione al Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, in quanto sprovvisti delle necessarie autorizzazioni e non conformi alla vigente normativa.

L’intervento, finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo perpetrato a mezzo di apparecchi di intrattenimento e di gioco illegali, è stato eseguito presso una sala giochi sita nel capoluogo.

Il titolare che è risultato inoltre sprovvisto della prescritta licenza per la detenzione di una sala giochi, è stato segnalato all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, e rischia una sanzione amministrativa di ben 16.000 euro (€ 4.000 per ogni apparecchiatura detenuta illegalmente).

Il detentore dei videogiochi illegali è stato, inoltre, segnalato all’autorità giudiziaria in quanto il locale era sprovvisto della mancata esposizione della “tabella dei giochi proibiti”.

Le apparecchiature sequestrate, come prevede il Testo Unico di Pubblica Sicurezza, sono destinate alla confisca ed alla successiva distruzione.

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( V.M.) Fin qui la notizia di oggi. Una goccia, nel mare della disperazione. Intendiamoci: non ce l’abbiamo con la Finanza, che fa il suo dovere in maniera meritoria, reprimendo le situazioni irregolari, anzi, le sue missioni hanno anche un carattere di contrasto e pure educativo: che ne facciano  sempre di più!

Ce l’abbiamo con le leggi e le autorizzazioni concesse a tutto un mondo, quello del gioco d’azzardo, che pur “regolare”, fra l’indifferenza, il cinismo, la finta preoccupazione, l’ ipocrita  partecipazione di facciata, gli interessi innescati fra società e politica negli anni passati, continua a prosperare, per la gioia di pochi e la maledizione dei molti che giocando a queste infernali macchinette, anche adesso sul computer, o in tv, finiscono per rovinare sé stessi e le loro famiglie.

Ma se la rovina economica è rimediabile, in qualche modo, anche se col tempo e la fatica, l’aspetto umano no, e per questo bisogna correre ai ripari, prima che sia troppo tardi! Dal demone del gioco si può guarire. Ma bisogna sapere che è una vera e propria condizione di disagio psicologico, e che bisogna chiedere aiuto.

Se qualcuno in queste righe si riconosce in qualche modo coinvolto nel problema, chieda aiuto, anche soltanto parlandone con noi, con i nostri lettori protagonisti della nostra community.

In ogni caso, vorremmo sapere come mai il centro di Lecce, lungo la principale via, l’asse fra le piazze Sant’Oronzo e Mazzini, per non dire di tutto il resto, e di preannunciate nuove aperture, sia diventato ricolmo di sale da gioco. ( V.M.)

Category: Costume e società

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