Parking – list
( rdl) No, non faremo mai le veline, i passacarte, i Fabio e Mingo, i sensazionalisti all’acqua di rose, i moralisti a buon mercato, i pressappochisti da strapazzo.
Oggi, si vede, era giornata. Era cominciata con la sensazionale notizia del comunicato delle Brigate Rosa, sezione Minorenni, colonna Saw L’Enigmista, contenente una precisa e circostanziata minaccia di attentato a morte per la consigliere comunale Francesca Mariano, nota e alacre attivista politica della reazione. E’ proseguita con un altrettanto sensazionale “report” dell’ufficio – stampa del comune, con tanto di comunicato – stampa e dichiarazioni di questo e quello, sulla cattura di una civetta avvenuta in una scuola cittadina. Davvero, proprio così, questo, esattamente questo.
E’ finita con le stanche polemiche sui parcheggi gratuiti, con altrettanti relativi comunicati di quello e quell’altro, su chi li ha, chi li vorrebbe e non li ha, chi li ha chiesti e se li aspetta, chi li ha restituiti e chi no.
Ultim’ora, la lista dei cinquecento privilegiati, purtroppo a categorie, non nominativi, e ti pareva, quindi ben poco, o nulla, ma la lista vecchia, ancora non aggiornata, e che quindi, per questa duplice ragione, non pubblichiamo.
Ma rilanciamo.
In primis, se i nostri politici vivessero nel mondo reale, nei tempi che corrono, non starebbero a polemizzare inutilmente fra di loro. Pure i capi corrente democristiani, in piena tangentopoli, discutevano sull’applicazione del manuale Cencelli…Ma farebbero l’unica cosa da fare: abolire questo inutile, per loro pure controproducente e del tutto ingiustificato, privilegio, in toto, in blocco, senza altre discussioni inutili, buone solamente a finire sui giornali, che tutto paiono accogliere senza discernimento alcuno.
A proposito: dalla vecchia lista, non aggiornata, ma in via di aggiornamento, dei privilegiati…Ci sono 19 permessi rilasciati a “organi di informazione”.
Ecco, quegli organi di informazione locali che si riempiono le colonne di moralismo, quando non fanno i passacarte meccanici.
Ecco, vorremmo sapere chi sono. Nome per nome. E poi, sapere che sono stati i primi a rinunciare.
Category: Costume e società