In attesa del consiglio comunale sulla mortalità per tumori a Lecce
VOGLIAMO DATI CERTI E PROVVEDIMENTI URGENTI
di Redazione di leccecronaca.it
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In attesa del consiglio comunale sulla mortalità per tumori a Lecce, richiesto dal consigliere Carlo Salvemini e accettato dal sindaco Paolo Perrone, alcune considerazioni sollecitate dai nostri lettori – protagonisti della nostra community, e mediate dalla discussione avuta nella nostra ultima riunione di redazione.
1) Vogliamo conoscere i dati scientifici disponibili
2) Vogliamo farne verificare l’attendibilità dalle autorità scientifiche in materia
3) Da essi, vogliamo inoltre sapere in maniera chiara e incontrovertibile se cvi siano correlazioni dirette con l’impianto Ilva di Taranto e la centrale a carbone di Cerano
4) Ove emerga che ci siano, vogliamo dai politici prese di posizione nette e chiare, anche se radicali, per tentare di risanare la situazione esistente.
5) Ed ecco, sia pur in estrema sintesi, il nostro contributo, per così dire ideologico, ma finalizzato a una, se necessaria, pronta mobilitazione popolare:
Crediamo che negli ultimi decenni lo sviluppo non più sostenibile del neocapitalismo e della globalizzazione abbia prodotto due effetti dirompenti, nella loro drammaticità.
Il terzo mondo – ove per terzo mondo va inteso oramai anche ogni zona del così detto Occidente provinciale e relegata in disparte, ai margini della nuova economia finanziaria, nelle sacche di nuove povertà così apertesi – ha cambiato forme, ma non la sostanza dell’asservimento agli interessi economici e finanziari domiunanti.
Il più, la natura è stata sfigurata la interventi umani pesantemente invasivi, al servizio degli interessi economici e finanziari dei potenti, non delle popolazioni locali.
Le genti vivono oramai in disaccordo con i ritmi naturali, con la natura stessa che li ha ospitati, finora, armonicamente, fino a quando esse non hanno cominciato a sconvolgerla.
Fabbriche – mostro e centrali a carbone ne sono due esempi emblematici.
Non c’è da stupirsi, è anzi nella logica delle cose, se la natura violentata e stravolta presenta il conto delle devastazioni.
La tecnica deve tornare ad essere una forma di produzione armonica; l’economia al servizio degli esseri umani; la politica guida dell’economia e della tecnica.
Chiediamo ai nostri politici di riprendere le redini, trovando soluzioni per un diverso e possibile sviluppo ecocompatibile.
Al di là di quelli che saranno gli esiti del nostro consiglio comunale, pare oramai improcrastinabile un duplice impegno: l’Ilva va chiusa definitivamente, un porto commerciale può essere la soluzione per assicurare lavoro a Taranto. La centrale di Cerano a Brindisi va urgentemente riconvertita in nuove forme alternative di produzione di energia. Comunque a Lecce vogliamo aria pulita!
Category: Costume e società