E’ possibile una ripartenza del centro destra? – IL CONTRIBUTO DI SANDRO GIOVANNINI
“Nuova oggettività. Popolo, partecipazione, destino”
“Noi siamo letterati ed artisti, e siamo uomini pensanti e responsabilmente coinvolti nelle cose che cupamente ci attorniano. Traiamo la nostra legittimazione più profonda ed individuata dalla visione, dall’emozione, dalla persuasione della sacralità, dell’identità, della socialità nazionale ed europea. Questo è il nostro mondo e per questo noi viviamo e ci battiamo”.
Può essere considerato il primo atto di tutto quel movimento ideale ( culturale, metapolitico, ecco, gli piacerebbe di più ) in atto, a proposito della rinascita della destra italiana.
Dopo un lavoro preparatorio di incontri, interviste, contatti su e giù per la penisola, durato un anno e passa, da alcuni mesi, di questo 2012, a Sandro Giovannini l’impresa è riuscita: fissare una “nuova oggettività” in un libro – manifesto rappresentativo della comunità ideale della destra italiana, o, per meglio dire, della Tradizione italiana, all’insegna dello spiritualismo e della socialità, le caratteristiche peculiari e potenzialmente unificanti.
Per quanto atomizzato e frammentato, spesso fino alla dimensione di schegge impazzite, negli ultimi decenni, un popolo che rivendica, negli ultimi mesi, partecipazione e rappresentatività nel proprio destino futuro: e “Nuova oggettività. Popolo, partecipazione, destino”, si intitola questo volume, edito da Heliopolis Edizioni ( sul cui sito: www.heliopolisedizioni.com può essere ordinato al costo di 25 euro ).
Proprio raccontandosi, ogni autore, dei tanti che hanno contribuito, ognuno con la sua storia e i suoi riferimenti, dal classicismo di Giandomenico Casalino, al cattolicesimo di Piero Vassallo, per dirne due, ogni movimento, dai tradizionalisti, agli anticapitalisti e antiglobalisti, trova qui o ritrova la propria identità, in un progetto comune, meta possibile e rosea per reagire all’apatia.
Una comunità. “Né cani sciolti, né pecore matte”, è un verso bellissimo del Sandro Giovannini giovane poeta, che ritorna ora nella sua vita, come indicazione creativa.
Si tratta di recuperare il passato , ancorato da radici che non vanno fatte essiccare, ma quotidianamente smosse, per recuperare e rigenerare quanto c’è di vitale nella pianta e quindi preparare così le successive fioriture future.
Si tratta soprattutto, da questi ultimi mesi, a questi ultimi giorni, di far rinascere la speranza in tale comunità, farla ripartire sul piano concreto dell’intervento culturale, farla discutere e farle ritrovare una necessaria e ben possibile unità di intenti.
Se ci fosse – da parte di tutti – un maggiore rispetto per il lavoro
intellettuale e metapolitico portato avanti in questi decenni, cosa di cui
sono sicuramente ben consapevoli, ma di cui altri dei “disponibili” sembrano del tutto privi, probabilmente potremmo fare una meravigliosa sintesi di capacità interne ed esterne ed in tal modo lottare contro il mondo intero tenendo insieme cose difficilmente, altrimenti, sinergiche.
Comunque l’impegno concreto è ora un vero e proprio dovere, ma un felice dovere, perché la felicità è agire!
Category: Costume e società