PROVINCIA “GRANDE SALENTO”

| 20 Settembre 2012 | 0 Comments

Dal dirigente del Pdl Roberto Tundo riceviamo e volentieri pubblichiamo.

“Il Grande Salento potrebbe essere una Provincia, come lo è stato nel passato, con la Terra d’Otranto. Con un referendum, i cittadini salentini potrebbero scegliere il capoluogo.


Per anni i vari presidenti che si sono succeduti alla guida delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto hanno sostenuto che, per far decollare il Salento, sarebbe stato opportuno unire le forze delle tre province e programmare uno sviluppo comune e coerente del territorio.
Si sono tenuti tavoli di discussione e si è coniato anche il suggestivo termine di Grande Salento, per dare una immagine forte, ad un progetto che aveva l’ambizione di indirizzare e di gestire l’utilizzo dei finanziamenti comunitari verso le infrastrutture necessarie allo sviluppo socio-economico.

Poi, dopo tanto affanno, l’iniziativa è andata a scemare.

Con la legge della spending review , quella che prevede la diminuzione del numero delle province italiane, il tema è tornato di attualità. La Provincia di Lecce conserva la propria autonomia perché ha un’estensione di oltre 2.500 chilometri quadrati ed una popolazione superiore ai 350mila abitanti, mentre Taranto e Brindisi sono destinate a scomparire. Sia il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che il presidente della Provincia, Antonio Gabellone,si sono dichiarati favorevoli ad una provincia che aggreghi l’intero Salento, la senatrice Adriana Poli aggiunge che con un referendum si potrebbe scegliere il capoluogo di una grande provincia salentina, che unisca Lecce, Brindisi e Taranto.
Proposte di buon senso, lungimiranti, che tengono conto di un lungo dibattito politico che finalmente potrebbe trovare attuazione.

Invece no.

Ancora una volta stanno prevalendo (al di là di tanti buoni propositi) gli interessi particolari, quelli campanilistici. Taranto, che è la città più popolosa, mira ad essere il capoluogo della nuova provincia, che sorgerà dalla fusione con Brindisi e non pensa affatto di unirsi con Lecce.
Tutte le ragioni che per anni sono state formulate per la realizzazione del Grande Salento cedono il passo davanti alle piccole utilità (ad esempio, avere una sede della Prefettura) che essere capoluogo comporta.
Nonostante siano riservati alle “nuove” province un ristretto campo di compiti e di mansioni, la logica prevalente è quella che è meglio gestire in proprio una piccola fetta di potere, piuttosto che partecipare alla costruzione di un progetto di grande respiro”.

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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