LA UIL SULLA EX BAT

| 26 Luglio 2012 | 0 Comments

 

Si è svolto giovedì 26 a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico, l’atteso incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per la verifica dell’accordo sottoscritto con il Ministero a dicembre del 2010 per la riconversione della ex Bat (British American Tabacco) di Lecce.

Presenti al tavolo il dott. Felice Di Leo in rappresentanza del Ministero, i rappresentanti delle istituzioni (la Regione Puglia con la vice presidente Loredana Capone, la Provincia di Lecce con il presidente Antonio Gabellone e il Comune di Lecce con l’assessore Alessandro Delli Noci) e delle aziende impegnate nella riconversione, Iacobucci, Korus e Hds, nonché i sindacati.

 

Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce, ci ha mandato il suo commento, che volentieri qui di seguito pubblichiamo:

Eravamo fortemente preoccupati per il mancato rispetto degli accordi presi a dicembre da parte delle tre aziende impegnate nel piano di riconversione della ex Manifattura Tabacchi di Lecce. Mentre per la Iacobucci, che ha assorbito 170 lavoratori della ex Bat, la linea produttiva è stata avviata, su Korus e Hds abbiamo ancora grosse perplessità. In particolare, Korus dovrebbe realizzare persiane in alluminio e porte blindate, ma di fatto tiene a stipendio 70 lavoratori ex Bat che non producono nulla; Hds, invece, si è addirittura defilata e ha messo in mobilità 22 lavoratori.

 

Nel corso dell’incontro di stamani a Roma, abbiamo ascoltato i rappresentanti delle tre aziende e come Uil ci riteniamo in parte soddisfatti. Iacobucci ha ribadito che la produzione andrà a regime dal primo settembre, impegnando tutti e 170 i lavoratori, fermo restando che l’azienda è ancora in attesa delle autorizzazioni necessarie che dovranno rilasciare le varie Istituzioni.

Riguardo a Korus, come Uil riteniamo tutt’altro che soddisfacente il comportamento finora perpetrato nei confronti di ben 70 lavoratori che girano a vuoto in uno stabilimento dove c’è solo un vecchio macchinario. L’azienda ha tuttavia assicurato che entro il 15 settembre metterà al lavoro 35 persone e che entro gennaio 2013 andrà a regime impiegando tutti e 70 i lavoratori ex Bat. A questo punto, il Ministero ha accettato la nostra proposta di verificare il rispetto di questo accordo nel corso di un nuovo incontro che si terrà a Roma il 15 settembre.

I problemi invece rimangono per Hds. L’azienda avrebbe dovuto occuparsi di impianti fotovoltaici, ma i suoi rappresentanti hanno ribadito di non essere più in grado di rispettare il piano industriale presentato. Pertanto il Ministero ha preso l’impegno di trovare, insieme

alla stessa Hds e alla ex Bat, una soluzione alternativa entro settembre per la ricollocazione dei 22 lavoratori attualmente in mobilità. Come Uil, abbiamo richiamato a responsabilità la British American Tabacco, che per prima deve occuparsi del futuro di questi lavoratori. Ci auguriamo che, anche grazie all’aiuto delle istituzioni, si possa giungere presto ad una soluzione”.

Category: Costume e società

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