GLI ULTIMI GIORNI DI SILVIO
( Rdl )
Grande è il disordine sotto il cielo, però la situazione non è certo eccellente per il Pdl, nemmeno per quella rara isola felice che, alla luce dei recenti risultati elettorali, poteva essere Lecce, dove sia l’applicazione inedita delle primarie, sia il così detto il radicamento sul territorio, sia, infine, l’attivismo di varia natura, ma comunque di costante applicazione di vari esponenti, specie quelli a carattere movimentista, avevano assicurato un successo almeno nelle dimensioni inatteso e lusinghiero.
Ora però tutto pare in discussione, per gli inevitabili contraccolpi che le novità annunciate su scala nazionale inevitabilmente assesteranno sugli appena consolidati equilibri salentini.
Le mirabolanti novità, destinate a sconvolgere addirittura il modo stesso di fare politica, preannunciate per subito dopo la tornata elettorale amministrativa, paiono ora essere il ritorno di Berlusconi e un nuovo/vecchio nome al partito.
Gli ultimi giorni di Silvio sono stati agitatissimi, turbati da suggestioni movimentiste, ipotesi di aggregazioni elettoralistiche, invidie per i grillini, desideri di rivalse da un lato, e appoggio al governo Monti sempre più massiccio e indistinto, appiattimento sulle posizioni dominanti della finanza internazionale, condizionamenti dei tanti più o meno autorevoli esponenti “consiglieri” che vivono di politica e non per la politica, e decisioni operative per un ritorno al futuro vent’anni dopo del partito liberale di massa.
Peccato che la Lega Nord sia in una crisi ancora peggiore, che le operazioni stile vecchi comunisti russi o cinesi non riescono a nascondere; e che il Msi, nemmeno Alleanza Nazionale esistano più, colpevolmente distrutte per un pugno di poltrone tranquille in più dagli allora responsabili proprio quando la Storia sembrava dar loro e finalmente ragione.
Infine, il vento dell’antipolitica, o meglio, adesso della protesta popolare ragionata, ragionevole e giustissima soffia in tutt’altre direzioni e, opportunamente alimentata dallo sbocco nel Movimento 5 Stelle, si gonfia minacciando di travolgere tutto e tutti, in una specie di tsunami e però salutare.
Per il giudizio della Storia, che pure nei mesi scorsi aveva cominciato ad articolarsi nei suoi confronti, Silvio Berlusconi vuole aspettare, ambisce invece a un nuovo giudizio della cronaca.
Le premesse, almeno nei riscontri che paiono al momento evidenti, sono tutte negative.
Category: Costume e società
Se ho capito bene, insomma, col ritorno di Silvio e con la nuova/vecchia Forza Italia si va verso direzioni opposte a quelle seguite dal Pdl a Lecce.Sì, credo anche io che non siano quelle giuste