Lerda: Lecce piazza importante. La mia squadra sarà aggressiva
Presentato il nuovo allenatore giallorosso. Per lui contratto biennale
“Per uno come me che vive il calcio a 360 gradi la chiamata della famiglia Tesoro è stata una scarica di adrenalina ed un’offerta a cui non ho esitato per dire di sì”. Queste le prime parole da allenatore dell’U.S. Lecce di Franco Lerda, il tecnico piemontese di Fossano presentato ufficialmente alla stampa nella sala “Sergio Vantaggiato” dello stadio di Via del Mare. Accanto a lui, il direttore tecnico Antonio Tesoro, con in mano un vassoio di pasticciotti ricevuto in omaggio da alcuni tifosi giallorossi quale ringraziamento per aver riportato nel Salento l’idolo Chevanton. Il nuovo mister della compagine leccese, nato a Fossano (Cuneo) il 19 agosto 1967, ha firmato un contratto biennale e si è già calato con grande entusiasmo nella nuova avventura. Un’avventura che, per sua stessa ammissione, lo affascina in virtù del blasone che vanta la società salentina, ma che rischia di risentire delle lungaggini della giustizia sportiva in chiave scandalo calcio-scommesse. Una situazione che, tuttavia, non lo spaventa, come non lo spaventano i club cadetti molto attivi sul mercato quali ad esempio lo Spezia. Il Lecce di Lerda è una squadra che può già contare sul carisma della vecchia guardia composta dai Giacomazzi, Chevanton, Benassi, Delvecchio e magari anche David Di Michele, per il quale non appare impossibile il raggiungimento dell’intesa dopo il faccia a faccia avuto ieri tra le due parti. La condicio sine qua non è che, tanto il Lecce, quanto il calciatore, molto apprezzato dal nuovo mister, facciano un sacrificio per far sì che il matrimonio prosegua. Accanto a questi senatori s’innestano le nuove leve dal promettente futuro, ossia Falco e Falcone che l’allenatore piemontese porterà in ritiro a Tarvisio. Un mix di esperienza e voglia di emergere che dovrà essere il motore del Lecce che verrà, un Lecce che dovrà essere aggressivo e propositivo, in linea col credo calcistico del tecnico, ma meno rigido tatticamente rispetto alle sue passate esperienze in panchina. Il modulo sarà duttile, insomma, ma preferibilmente con una difesa schierata con 4 elementi e che sappia far partire l’azione già col portiere e la linea difensiva. L’anno di riposo forzato appena trascorso ha permesso a Lerda di riguardare le vecchie gare disputate dalle sue squadre e di decidere, appunto, di variare il metodo di gioco da adottare. Al momento, il reparto che più lo tranquillizza è l’attacco, mentre difesa e centrocampo hanno bisogno di innesti mirati, con nomi che il mister ha già avanzato alla società sperando di chiudere almeno per il ruolo di terzino destro attualmente scoperto. Una “rosa” in fase di definizione, che Lerda spera di portare in ritiro in Friuli abbastanza numerosa e della quale faranno parte anche elementi della “Primavera” da valutare e conoscere meglio. Lo staff tecnico giallorosso si avvarrà dell’ex difensore granata Giacomo Chiti come vice di Lerda, di Fabrizio Lorieri quale preparatore dei portieri, di Franco Giammartino in qualità di preparatore atletico, con alle spalle la prima parte dello scorso campionato proprio a Lecce insieme a Di Francesco e del dottore Giuseppe Palaia, medico sociale confermatissimo nel suo pluridecennale incarico. Gli allenamenti si terranno preferibilmente a Squinzano, mentre il sintetico di Calimera non piace al nuovo allenatore, che lo rispolvererà poche volte l’anno, in occasione di terreni pesanti. Anche lo stadio di casa sarà utilizzato oculatamente per permettere ai calciatori di familiarizzarne con le dimensioni, svolgendo la doppia seduta del martedì. La volontà è infine quella di far disputare le amichevoli infrasettimanali in giro per la provincia, portando il Lecce vicino ai suoi tifosi, proseguendo così nell’operazione-simpatia varata col ritorno di Chevanton in maglia giallorossa.
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