CHI TROVA UN PRESIDENTE TROVA UN TESORO?
L’Unione sportiva Lecce – è ufficiale – cambia proprietà e passa al gruppo di Savino Tesoro, imprenditore di Spinazzola – provincia di Barletta, Andria, Trani- nei settori della siderurgia, dell’edilizia e del turismo soprattutto al Nord e al Centro Italia.
Sull’unica iniziativa imprenditoriale nel Salento, risalente al 2004, legata a fatturazioni e fondi europei, meglio stendere il pietoso velo del silenzio, e dimenticare.
Il calcio è negli ultimi anni la nuova frontiera del business del gruppo.
Dopo avere rilevato e gestito con alterne e discordanti vicende la gloriosa Pro Patria di Busto Arsizio, e tentato la scalata al Livorno e al Torino, e una fugace apparizione al Como, l’attenzione si è spostata al Lecce da oltre un anno in vendita, stante la conclamata volontà di disimpegno della famiglia Semeraro e la mancanza di interesse degli imprenditori salentini.
Una trattativa con molte incognite e clausole, conclusa felicemente (?) questa mattina.
Sempre questa mattina il sindaco Paolo Perrone ha incontrato Savino Tesoro. Nell’incontro l’imprenditore di Spinazzola ha confermato di aver chiuso la trattativa per l’acquisizione del pacchetto azionario della società guidata per diciotto anni dalla famiglia Semeraro, uscita di scena proprio nel momento peggiore: ecco dunque, dopo tante voci, l’ufficialità della notizia.
“Il progetto di Tesoro mi sembra ambizioso – ha dichiarato il sindaco Paolo Perrone, nel fare gli auguri di buon lavoro – Sono convinto che il nuovo patron riuscirà a regalare ai tanti e appassionati sostenitori giallorossi le soddisfazioni che meritano”.
Quanto al nuovo allenatore, le voci si concentrano su Franco Lerda, veterano di terza categoria, e con qualche esperienza di serie B, già alle dipendenze di Tesoro nella Pro Patria.
Questo, al momento. Tutto il resto lo scopriremo solo vivendo.
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