GIORNI DECISIVI PER L’UNIONE SPORTIVA LECCE
GIORNI DECISIVI PER L’UNIONE SPORTIVA LECCE
Se il Lecce giocherà il prossimo campionato di serie B, la società sarà venduta al gruppo Tesoro, diversamente il titolo sportivo sarà rimesso nelle mani del sindaco Paolo Perrone.
Questo, in sintesi, il resoconto del faccia a faccia tenutosi nelle scorse ore, come preannunciato da leccecronaca.it, fra l’attuale proprietà e l’associazione NoiLecce, che – ricordiamo – ha lanciato la proposta di azionariato popolare.
Qui di seguito il racconto dell’incontro dei nostri amici di NoiLecce.
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E’ stato infatti un Giovanni Semeraro irremovibile dalle sue posizioni quello che ha accolto nella sede dell’U.S. Lecce in via Templari una delegazione di tifosi di “Noi Lecce” ed i rappresentanti dei promotori della raccolta di firme promossa dalla signora Maria Francioso.
Il numero uno del club giallorosso ha ascoltato con grande interesse ed attenzione le questioni intavolate dai tifosi leccesi, le loro istanze, le varie proposte avanzate ed i tanti dubbi legati alle sorti della squadra salentina, ma con altrettanta fermezza e decisione ha sottolineato come il disimpegno suo e della sua famiglia resti una questione su cui non intende fare passi indietro.
Il patron ha in sostanza ripercorso le vicende legate all’eventuale cambio di proprietà affermando che la trattativa con l’imprenditore Savino Tesoro non è definitivamente chiusa, anzi. In caso di permanenza del Lecce nella cadetteria, la vendita del pacchetto di maggioranza sarebbe cosa fatta. I problemi e le titubanze che la famiglia Tesoro ha evidenziato sono relative ad una malaugurata retrocessione d’ufficio in Lega Pro. In quel caso, il passaggio del timone non avverrebbe più, nonostante Semeraro abbia ribadito l’intenzione di rimetterci economicamente pur di cedere la società.
Alla richiesta se fosse disposto ad essere affiancato da un gruppo di imprenditori locali, pronti ad una co-gestione dell’U.S. Lecce l’azionista di riferimento del sodalizio giallorosso ha risposto con un secco no. Tuttavia, se questa cordata si facesse avanti entro l’inizio del mese di agosto, sarebbe ben propenso a favorire tale soluzione piuttosto che cedere il Lecce calcio a “forestieri”. I tifosi presenti hanno quindi chiesto qualche certezza sull’immediato futuro, ma Giovanni Semeraro ha gelato i presenti affermando che nel peggiore degli scenari verrebbe meno anche l’ipotesi di autogestione, che gli adempimenti economici da affrontare fino al 30 giugno saranno a carico suo e dopo di che, se non avverrà alcuna novità e le decisioni della giustizia sportiva (previste almeno per la metà di luglio) dovessero sancire la retrocessione in serie inferiore, il titolo sportivo sarebbe consegnato al primo cittadino leccese.
Un’eventualità che Paolo Perrone cercherà di evitare nell’incontro fissato a Palazzo Carafa per lunedì 18 tra le due parti.
Il direttivo di “Noi Lecce” ha già avviato una serie di contatti con il mondo imprenditoriale locale e seguirà gli sviluppi della vicenda con la massima attenzione, cercando di salvaguardare il bene comune rappresentato dal Lecce calcio.
Category: Costume e società