I fatti di Boncuri – “Non aspetteremo l’emergenza”

| 25 Maggio 2012 | 0 Comments

comunicato stampa

 I FATTI DI BONCURI

“Non aspetteremo l’emergenza”

Uil e Uila di Lecce chiedono percorsi condivisi tra parti sociali e istituzioni

per mettere in atto azioni di contrasto efficaci contro il caporalato

  I fatti di Boncuri hanno fatto emergere un fenomeno, quello del caporalato agricolo, evidentemente da stigmatizzare, grazie soprattutto al coraggio di quei lavoratori che, a Nardò, l’estate scorsa, hanno trovato la forza di reagire contro lo sfruttamento perpetrato da caporali e datori di lavoro. Per la Uil di Lecce e il sindacato di categoria Uila Uil, però, è ora urgente e necessario puntare su percorsi condivisi tra le parti sociali e le istituzioni per mettere in atto strumenti contrattuali che possano scongiurare il ripetersi di simili, deprorevoli situazioni. A tal proposito, il segretario provinciale Uil Salvatore Giannetto e il segretario provinciale Uila, Mauro Fioretti, invitano le istituzioni a un confronto aperto e costante, durante tutto il corso dell’anno, con le parti sociali, per evitare di dover intervenire solo a danno fatto, cioè quando l’emergenza è ormai in atto.

Il nostro lavoro è già cominciato. Come tavolo agricolo provinciale, di cui facciamo parte come sindacato insieme alle altre organizzazioni e le parti datoriali (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), stiamo elaborando un protocollo attraverso il quale poter creare uno strumento contrattuale valido, al fine di incanalare le esigenze aziendali di manodopera in maniera virtuosa, ed evitare così che lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù dei lavoratori possano divenire l’elemento centrale del modo di fare impresa e di competizione economica sul nostro territorio. L’intento è quello di fare in modo che le aziende ci rappresentino le loro disponibilità in termini di manodopera, in modo da creare un punto d’incontro diretto tra domanda e offerta. Un meccanismo simile a quello delle liste di prenotazione in agricoltura create dalla Regione Puglia proprio per contrastare il caporalato, uno strumento trasparente per il collocamento di braccianti italiani o stranieri.

Quel che ci preme sottolineare, infine, è che il lavoro agricolo nel Salento non è solo Boncuri. La gran parte delle nostre aziende chiede di potersi mettere in regola e di poter usufruire di canali nuovi di contatto con i lavoratori. Su questo dobbiamo lavorare per portare avanti un’azione di lotta e di contrasto ai fenomeni di sfruttamento, soprattutto ora che siamo alle porte di una nuove stagione di raccolta nei nostri campi.

Salvatore Giannetto

segretario generale Uil Lecce

 

Mauro Fioretti

Segretario provinciale Uila Lecce

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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