DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
LIPSIA – Il ricercato, secondo indiscrezioni dello Spiegel, è stato arrestato nel quartiere Paunsdorf di Lipsia. L’uomo, è stato arrestato proprio grazie alla ‘soffiata’ di un connazionale che lo ha ospitato in casa ma ha chiamato anche la polizia; e quando gli agenti sono arrivati lo hanno trovato già legato. L’uomo aveva trovato rifugio a casa di un siriano che aveva conosciuto alla stazione di Lipsia e a cui aveva chiesto ospitalità in casa, scrivono i media tedeschi: il siriano conosciuto lo ha invitato a casa, ma ha chiamato la polizia dopo aver sentito che il latitante era ricercato in tutto il Paese. Lipsia è vicino alla citta di Chemnitz dove Jabr Albakr aveva vissuto per più di un anno come rifugiato e dove sono stati trovati esplosivi nella casa che occupava. L’uomo arrestato sarà trasferito nel corso della giornata a Karlsruhe, sede del procuratore federale tedesco, competente per i casi di terrorismo. Secondo l’ufficio del procuratore federale tedesco, “tutto lascia pensare che il sospettato avesse intenzione di commettere un attentato islamista. Secondo vari media tedeschi, aveva preso di mira un aeroporto e “un piattaforma di trasporto”. L ‘arresto, intorno alle 02:00 di notte, segna la conclusione di una caccia all’uomo che ha mobilitato le forze dell’ordine dell’intero Paese per quasi due giorni. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dallo Spiegel il siriano ricercato era arrivato come profugo in Germania nel febbraio 2015. Dopo l’ingresso illegale era stato registrato a Rosenheim. Due mesi dopo ha fatto domanda di asilo. Jabar Albakr, 22 anni, si sarebbe informato su internet su come costruire la bomba e si sarebbe procurato online il necessario, racconta sempre il settimanale tedesco online. Un presunto complice del ricercato è stato arrestato dalle autorità di polizia tedesche. L’uomo era stato fermato ieri assieme ad altre due persone che, invece, sono state rilasciate. “E’ sospettato di complicità” nella “preparazione di un attentato”, ha indicato un portavoce della polizia locale, spiegando di essere risultato “inquilino” dell’appartamento di Chemnitz dove ieri è stato ritrovato dell’esplosivo. Secondo numerosi media tedeschi, si tratterebbe di Tatp, ovvero l’esplosivo utilizzato dai jihadisti dell’Isis per creare ordigni artigianali.
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