ITALIA______
NAPOLI – Quattro persone sono indagate per diffamazione nei confronti di Tiziana, la 31enne suicida per la diffusione dei video hard. Si tratta delle persone alle quali la giovane Tiziana diede i video e che furono da lei querelati. I quattro furono iscritti lo scorso anno nel registro degli indagati dal procuratore aggiunto di Napoli Fausto Zuccarelli e dal pm Alessandro Milita. L’inchiesta fu avviata nel maggio dello scorso anno quando Tiziana presentò la querela nei confronti dei quattro per la diffusione in rete dei video. La 31enne fu poi interrogata dai pm di Napoli nell’ottobre 2015. La procura partenopea aprì un fascicolo anche per l’ipotesi di reato di violazione della privacy. Il procedimento della procura di Napoli prosegue parallelamente a quello aperto dalla procura di Napoli Nord che indaga per una presunta istigazione al suicidio.
ITALIA______
PIACENZA – Un operaio egiziano di 53 anni che stava picchettando all’esterno di un’azienda di logistica a Piacenza è stato travolto e ucciso ieri in tarda serata dall’autista di un camion, che è poi sfuggito per un soffio al linciaggio degli altri operai prima di essere fermato dalla Polizia. Lo ha comunicato nella notte il sindacato Usb. Gli agenti erano presenti allo sciopero per motivi di ordine pubblico e la scena si è svolta sotto i loro occhi. E’ accaduto alle 23:45 nella sede piacentina della Gls, un corriere espresso con sedi in varie città. I soccorritori del 118 hanno tentato le manovre di rianimazione ma l’operaio, padre di cinque figli e aderente al sindacato Usb, è deceduto sul posto. L’uomo alla guida del mezzo, preso in consegna dalla polizia e sottratto al linciaggio degli altri manifestanti, è stato portato in questura in stato di fermo con l’accusa di omicidio stradale. Numerosi testimoni sono stati ascoltati in questura per tutta la notte. La polizia, che si occupa delle indagini, ha anche acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della Gls.
MONDO______
LIONE – Diverse migliaia di persone sono scese in strada in oltre 100 città della Francia per chiedere ancora una volta l’abrogazione delle “Loi Travail”, la legge di riforma del mercato del lavoro. A Parigi, Tours, Marsiglia, Nantes, Rennes, Le Havre, Lione, Clermont-Ferrand, Grenoble, Châteauroux, le manifestazioni di questa 13esima giornata di mobilitazione – talvolta accompagnate da violenze, feriti e arresti come nella capitale – sono state organizzate per dire ancora una volta no al testo promulgato ad agosto su proposta dell’esecutivo socialista. Esecutivo chiamato adesso a varare una lunga serie di decreti applicativi su questioni particolarmente spinose, come l’orario di lavoro, il referendum in azienda, gli accordi cosiddetti “offensifs” (vale a dire: in favore dell’occupazione, si lavora di più ma si guadagna di meno, per rendere la propria azienda piu competitiva rispetto alla concorrenza), che saranno pubblicati ad ottobre.
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