‘Basta con le cave da riempire di rifiuti!’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato del M5S______
Ancora una discarica.
Il Salento non ne può più !
Questa volta in località Parachianca tra Surbo e Lecce c’è una cava, non lontana da Cerrate, ancora parzialmente in uso, da riempire.
Perché hanno deciso di riempire tutte le cave. Perché esse rappresentano una facile opportunità di profitto.
Perché ridurre gli scarti non conviene a chi investe nella spazzatura.
Perché differenziare creerebbe problemi al business.
Perché limitare la produzione di rifiuti speciali?
Abbiamo tanti “buchi” da riempire ed ognuno di essi può produrre quattrini. A chi importa se si inquina la falda, la terra, l’aria , il mare ….. l’uomo?
Perché questa volta di “rifiuti speciali” si tratta e li possono far arrivare da qualsiasi regione, basta pagare!
Una nuova discarica che si affiancherebbe all’impianto di combustione di “Biosud” già in attività da diversi anni, i cui fumi si aggiungono a quelli della centrale di Cerano.
Consultando il progetto , le criticità saltano agli occhi essendo le solite: reali rischi di inquinamento di tutti gli elementi ambientali. Infinita è la tipologia dei rifiuti potenzialmente interrabili nella cava. Tra questi : rifiuti sanitari, e rifiuti provenienti dal trattamento meccanico di altri rifiuti. La prossimità al sito individuato di centri abitati ne aggrava la pericolosità .
I Meetup leccesi “amici di Beppe Grillo”, e i Portavoce del M5S in Parlamento Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella, Diego De Lorenzis e Daniela Donno, si oppongono categoricamente a tale progetto, ricordando agli enti territoriali preposti la necessità di rivolgere i propri sforzi programmatici verso obiettivi tendenti a fermare lo stupro del territorio e pertanto propongono ed auspicano un modesto, ma radicale intervento normativo regionale che fermi l’uso delle cave quali siti in cui interrare qualsiasi tipo di rifiuto.
Esse dovranno essere recuperate per riqualificare l’ambiente naturale o le attività produttive agricole.
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