DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
STRETTO DI SICILIA – È salito a seimila e cinquecento il numero dei migranti soccorsi ieri nel Canale di Sicilia in quaranta operazioni coordinate dalla Guardia Costiera. Si tratta di uno dei numeri più alti di persone recuperate in un solo giorno. Negli ultimi quattro giorni sono state circa diecimila le persone prese a bordo delle navi che presidiano il tratto di mare tra la Libia e l’Italia. Il grosso delle imbarcazioni è stato trovato nel tratto di mare a largo della Libia. Un tale numero di persone tratte in salvo, un picco assoluto in una sola giornata, lascia pensare che chiusa la rotta balcanica che partiva dalla Turchia alla volta della Grecia via Egeo, quella alternativa che parte della coste libiche, dove non esiste un governo di in grado di gestire il fenomeno in mano a bande criminali, stia sopperendo alle vie del traffico di esseri umani alternative.
ITALIA______
COSENZA – I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di quattordici persone accusate di appartenere a un’organizzazione criminale dedita all’usura e all’estorsione, aggravate dalle finalita’ mafiose. Al centro delle indagini c’e’ un sodalizio criminale, emanazione delle cosche dei “Cicero-Lanzino” e “Rango-Zingari”, egemoni nella citta’ di Cosenza. Secondo chi indaga, gli arrestati, utilizzando i capitali della ‘ndrangheta, elargivano prestiti con l’imposizione di tassi d’interesse fino al 30% mensile. Tra le persone arrestate c’e’ anche il calciatore Francesco Modesto, 34 anni, originario di Crotone. Modesto, che è il genero di un altro indagato, ha militato in diverse squadre di calcio, anche in serie A e B, tra cui il Palermo, il Genoa, la Reggina, l’Ascoli, il Parma, il Bologna e il Crotone.
MONDO______
IRAQ – Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Ma quello che colpisce è l’entità del massacro che sarebbe stato perpetrato dal seidicente Califfato e che piano piano emerge in tutta la sua terribile contabilità di morte grazie al lavoro del team investigativo della Associated Press. Sono settantadue le fosse comuni che i reporter dell’Ap hanno potuto documentare tra Siria e Iraq, nei territori che per molti mesi sono stati sotto il controllo di Daesh. Un lavoro lungo e accurato, fatto di interviste esclusive, fotografie e ricerche sul campo incrociando i dati. Solo in Siria sono state localizzate diciassette fosse, una delle quali conterrebbe centinaia di corpi di membri di una singola tribù. Il totale dei morti – secondo le stime dell’agenzia AP – ammonterebbe a una cifra compresa tra cinquemila e duecento e quindicimila: numeri agghiaccianti, che potebbero ancora lievitare con il progressivo venire alla luce di nuovi siti.
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