DOMANI SI CONCLUDE A LECCE IL “FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI POPOLI”

| 30 Dicembre 2012 | 0 Comments

 Ultime due giornate per il Festival Internazionale dei Popoli, che domani lunedì 31 dicembre si sposta a Lecce per il gran finale.

A partire dalle 11 si terrà una esibizione unplugged itinerante per le strade del centro cittadino, con gli artisti e i musicisti delle delegazioni ospiti.

Grande chiusura il 1 gennaio con il Capodanno dei Popoli, in Piazza dei Mesagnesi (nella foto).

L’idea alla base del progetto intende evidenziare gli elementi di interculturalità e multiculturalità presenti nella tradizione folcloristica del Bacino del Mediterraneo attraverso la valorizzazione delle tradizioni culturali ed artistiche oltrepassano le frontiere continentali, proiettandosi idealmente verso la ricostruzione di un’identità culturale mediterranea, antirazzista, cosmopolita, aperta all’ingresso e alla valorizzazione di espressioni artistiche e culturali differenti.

Il fulcro della rassegna, l’incontro internazionale di gruppi di circa 45 giovani artisti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, a carattere non competitivo, con una trasposizione scenica delle culture rappresentative dei paesi coinvolti (attraverso performance di musica con strumenti tradizionali, danza, performance artistiche), al fine di migliorarne la reciproca conoscenza.  I paesi coinvolti:  Tunisia, Marocco, Libia,  Italia.

  “La rivoluzione dei Gelsomini”, a cura del CTS Lupiae Lecce e  Alì Belhouanne è uno tra i pochi reportage che racconta scene, protagonisti e avvenimenti della rivoluzione dei gelsomini, il momento del risveglio della dignità araba nel 2010 che, nata dopo che il ventiseienne tunisino Bou’azizi si è dato fuoco, ha portato alla caduta del vecchio regime e di Ben Alì.

In rassegna le immagini che raccontano le proteste e le sommosse popolari in numerose città della Tunisia, scattate dagli stessi protagonisti della rivoluzione: un punto di vista di eccezione, profondo, realistico, veritiero e crudo.

Gli scatti esprimono l’urgenza della ricerca del dialogo che getta le fondamenta per la costruzione del ponte della fratellanza e dell’avvicinamento all’Europa, per un confronto culturale che porti allo sviluppo sociale.

Mentre il resto del mondo guarda e non è capace di prendere una posizione i protagonisti della rivoluzione, con un fiore tra le mani, costituiscono la più drammatica ondata di disordini sociali e politici degli ultimi anni ed hanno aperto la strada per la formazione di una nuova coscienza e di una nuova libertà.

 

 

 

 

 

Category: Costume e società

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