NON BASTAVA LA TAP, ABBIAMO ‘MO PURE LA IAP
Riceviamo e volentieri pubblichiamo i seguenti comunicati, il primo della Tap, di ampia soddisfazione, il secondo del M5S, di aspra critica, sul ‘gasdotto Ionico Adriatico’______
SODDISFAZIONE DI TAP PER IL MEMORANDUM D’INTESA TRA ALBANIA, BOSNIA-ERZEGOVINA, CROAZIA E MONTENEGRO SUL GASDOTTO IONICO ADRIATICO
Baar, Svizzera. Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) accoglie con piacere la firma a Dubrovnik in Croazia del Memorandum di Intesa sul gasdotto Ionico Adriatico (IAP) da parte di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro e Socar.
Secondo Ian Bradshaw, Managing Director di TAP «l’accordo migliora la cooperazione energetica nel Sud Est europeo e rappresenta un passo importante verso la sicurezza e la diversificazione delle fonti energetiche di questa area. TAP conferma il proprio impegno a facilitare la creazione di connessioni per lo sviluppo di infrastrutture chiave di trasporto del gas nella regione, inclusi il Gasdotto Ionico Adriatico e l’Interconnessione Grecia-Bulgaria (IGB)».
Nel gennaio 2014 TAP ha firmato un Memorandum di Intesa e cooperazione con ICGB, la società di sviluppo dell’Interconnessione IGB, stabilendo una collaborazione tecnica per collegare i due sistemi di trasporto. Nel maggio 2013, Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia e Montenegro hanno siglato un Memorandum di intesa di supporto e cooperazione alla realizzazione del progetto TAP e del progetto IAP______
MEMORANDUM D’INTESA SUL GASDOTTO IONICO ADRIATICO, ACCORDI CHE SERVONO SOLO AGLI INTERESSI FINANZIARI DELLE LOBBY.
Il gasdotto Tap fornirà direttamente di metano l’intera Europa balcanica: dopo l’accordo del 2014 per l’interconnessione Grecia-Albania (Igb), Trans Adriatic Pipeline AG ha accolto con piacere la firma a Dubrovnik in Croazia del memorandum di intesa sul gasdotto Ionico Adriatico (Iap) da parte di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro e Socar, la società di stato dell’Azerbaijan che garantisce la fornitura del Gas naturaledei giacimenti azeri del Mar Caspio, e che compone con il 20 per cento l’azionariato di Tap assieme all’italiana Snam (20%), all’inglese Bp (20%), alla belga Fluxys (19%), alla spagnola Enagás (16%), e alla elvetica Axpo (5%).
Tap ha dichiarato che l’accordo migliora la cooperazione energetica nel Sud – Est europeo e rappresenta un passo importante verso la sicurezza e conferma il proprio impegno a facilitare la creazione di connessioni per lo sviluppo di infrastrutture chiave di trasporto del gas nella regione, inclusi il Gasdotto Ionico Adriatico e l’Interconnessione Grecia-Bulgaria.
Duro l’attacco del Capogruppo M5S al Consiglio Regionale Antonio Trevisi: “Costruire il mercato del gas è solo un mega affare a vantaggio di pochi – dichiara – e oggi per i cittadini il prezzo del gas è troppo alto: cosa succederà quando il mercato sarà completato e il prezzo verrà definito proprio da questi investitori che puntano a profitti a più cifre?
Il TAP è solo una parte di un gasdotto più lungo, la cui costruzione è stata decisa da governi e compagnie private, senza però consultare mai cittadini. Nessuno ha chiesto a chi vive sui territori che verranno attraversati dal TAP e dalle altre componenti del più lungo “Corridoio sud del gas” se fosse o meno opportuno costruire quest’opera, né in Italia né in Azerbaigian. L’esercizio di democrazia riguarda i dettagli del progetto, al massimo qualche deviazione nel tracciato, o un approdo differente nel caso del Salento.”
“A conti fatti, – conclude – la vera alternativa consisterebbe nel definire i bisogni reali di energia di ciascun territorio, guardando agli anni a venire e al modello economico che ciascun territorio vuole definire per rinascere dalla crisi. Un progetto come il TAP va in direzione contraria, è un ostacolo alla possibilità di pensare a delle alternative realmente trasformative per i territori”.
Il M5S pugliese realizzerà a breve il proprio piano energetico dimostrando che questo gas alla Puglia non serve e che è possibile puntare ad un modello di sviluppo fatto da efficienza energetica e fonti rinnovabili.
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Quel memorandum è una minaccia al governo italiano: o risolvete in Puglia, altrimenti cambiamo strada.
Semplicemente, ogni volta che ci sono problemi, esce l’alternativa bosniaca per arrivare in Austria.
In realtà è solo una forma di minaccia al governo, o al ministero che stoppa la procedura.
Questa tessa carta la gioco Russo,l’altro AD, quando non arrivava la ‘via’.