IL COMMENTO / SEMPRE TROPPI GLI INFORTUNI SUL LAVORO, L’ UNICA SOLUZIONE E’ LA PREVENZIONE
di Elena Vada______
Oggi un altro caso, in provincia di Lecce
Quando si parla di infortunio sul lavoro, si tende a leggere e commentare con un “poverino”.
Già, l’infortunio sul lavoro, non fa notizia , né cronaca, non dà adito a commenti, dibattiti, trasmissioni. Si registra l’accaduto e tutto finisce li.
Si legge, senza rammarico, certo, pensando alla famiglia, a quel figlio che ha visto cadere il padre stramazzando al suolo. Uno shock che segnerà la mente e la vita di quel ragazzo.
Perché è caduto, non ci è dato da sapere. Tutto va in mano alla magistratura competente e i motivi non interessano più neanche noi…. Tutto passa nel dimenticatoio, dopo poco.
A meno che non di tratti un fenomeno che coinvolge centinaia di persone e un’azienda intera.
Ma tutti gli operatori della prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’esigenza di analizzare statisticamente gl infortuni mortali sul lavoro nasce dalla necessità di individuare le circostanze che determinano gravi incidenti sul lavoro, per poter stabilire, di conseguenza, quali misure di sicurezza attuare per evitare tali eventi mortali.
Prevenzione, è sempre questa la parola CHIAVE.
E’, soprattutto la”Cultura della Sicurezza” che manca o viene sottovalutata sia datore di lavoro che dall’incaricato responsabile per Legge della sicurezza di tutti i lavoratori.
STATISTICHE:
Morti sul lavoro nel 2016 : 418 MORTI PER INFORTUNI, sui LUOGHI DI LAVORO dall’inizio dell’anno al 24 agosto 2016.
Oltre 900 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere.
PUGLIA TOT. 20 : Bari (), BAT (5), Brindisi (1), Foggia (3), Lecce (4), Taranto (7)
Che il lavoro, già tanto difficile da reperire e mantenere, non si trasformi in una guerra senza confini.
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