PASSAGGIO A LIVELLO DIFETTOSO, TRAGEDIA SFIORATA A PARABITA, IL SINDACO PROTESTA COL MINISTRO: ““In Italia si corre ai ripari quando ormai il danno è fatto”
(f.p.)______Tragedia sfiorata ieri in quel di Parabita.
Sfiorata sì, grazie all’intervento di un cittadino comune. Non certo dell’autorità competente.
Ieri, ancora una volta intorno alle 20, lungo la strada tra Alezio e Parabita, le barriere del passaggio al livello sono rimaste alzate al passaggio del treno. Una negligenza inaccettabile se si pensa che, proprio in quel momento, per un fortuito caso del destino, qualcuno sarebbe potuto passare da lì.
Ora staremmo qui a piangere conseguenze irreparabili.
Dello stesso parere il sindaco di Parabita, Alfredo Cacciapaglia (nella foto), il quale ha deciso di rivolgersi direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano del Rio, e al commissario straordinario per le ferrovie del Sud Est Andrea Viero.
Una presa di posizione decisa da parte del sindaco che non ci sta ad attendere invano il verificarsi di una tragedia per una inattività da parte delle autorità preposte. Disfunzioni peraltro già segnalate il 9 maggio e l’11 giugno scorsi: chiamate evidentemente senza risposta.
Viene da chiedersi cosa si stia aspettando.
Il primo cittadino sottolinea poi una verità che conosciamo tutti fin troppo bene:
“In Italia, spesso, si corre ai ripari quando ormai il danno è fatto o quando si intraprendono azioni plateali. Noi vogliamo evitare il primo e non percorrere il secondo. Certamente qualcuno che doveva vigilare, dopo le nostre denunce, non ha vigilato e si è creato così un corto circuito istituzionale che crea disagio solo ai cittadini, ai numerosissimi utenti e alla comunità tutta”.
Niente da dire. Le lacrime e il cordoglio spese dopo una tragedia non portano certo in vita chi non c’è più.
Il sindaco, infine, conclude con una promessa: “Ora cominceremo un’altra battaglia anche mediante un esposto alla magistratura affinchè si valuti se vi siano responsabilità anche penalmente rilevanti sul mancato controllo a quanto più volte denunciato”.
Le richieste di aiuto ci sono, i presupposti per fare luce anche. Chi di dovere faccia quello per cui è retribuito. Piccole segnalazioni, possono far nascere grandi tragedie.
Il 12 luglio scorso è ancora troppo nitido nelle nostre menti, i nostri cuori sono ancora su quella linea ferroviaria Andria-Barletta. Quelle famiglie non hanno ancora smesso di piangere.
Mettetevi al lavoro.
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