DIARIO DI RIO DE JANEIRO / L’ ULTIMO TUFFO
di Elena Vada______
Tania Cagnotto, chiude nel migliore dei modi una carriera strepitosa, e stavolta sono lacrime di gioia. La tuffatrice azzurra, dopo l’argento nel sincro con Francesca Dallapé, si prende uno storico bronzo nel trampolino da 3 metri, ultima gara, prima del ritiro: davanti a lei solo le cinesi Shi Tingmao ed He Zi, la canadese Jennifer Abel lotta, ma alla fine deve accontentarsi della medaglia di legno.
E’ la 20esima medaglia azzurra a Rio 2016.
Ho pianto anch’io, ma non certo per la sceneggiata di cinesina e cinesino che davanti alle telecamere, hanno recitato la graziosa proposta di matrimonio, in ginocchio e con tanto di anello di diamante (credo) da infilare al dito.
No, io, ho davvero pianto, ma per Tania. Tuffo dopo tuffo, avevo il cuore in gola e le gambe che mi tremavano. Quel sorriso aperto e solare, che non vedremo più in gara, era dolce, ma determinato e promettente. E, Tania, non ci ha deluso, da grande garista, quale ella è, ha mantenuto la promessa: UNA MEDAGLIA.
L’ultima soddisfazione per fine carriera poteva arrivare o meno, per la famiglia Cagnotto (il padre già tuffatore negli anni Settanta).
Intervistata, dice:”È stata una giornata incredibile. Non pensavo di tornare a casa con due medaglie, ero già contenta dopo il sincro. In questa gara volevo solo godermela, perché era l’ultima della mia carriera e tuffo dopo tuffo ho saltato con il cuore“.
Sono le prime parole di Tania Cagnotto dopo il bronzo conquistato nel trampolino 3 metri alle Olimpiadi di Rio. “Volevo solo fare il mio record personale, è arrivato ed ero già felice. Poi arrivata pure la medaglia, è incredibile“, aggiunge l’atleta bolzanina, che dedica la medaglia :”A mia mamma e soprattutto a mio papà, perché lui ci teneva tantissimo, forse anche più di me. Ora mi aspetta una nuova vita, senza più ansie e stress da gara, questo non mi mancherà –ammette l’azzurra- Mi mancheranno altre cose, ma non potevo dare di più . Ho dato tanto allo sport in questa vita e non ho una briciola in più da dare“
Sì, a queste parole, ho pianto, ammirata dalla serietà, e la determinazione, durata tutta la vita, fino ad oggi che ha 31 anni ( la più vecchia tra le atlete in piscina) È la prima donna italiana ad aver conquistato una medaglia mondiale nei tuffi e l’unica ad aver vinto una medaglia d’oro, oltre ad essere la tuffatrice europea con il maggior numero di podi in carriera.
Nata il :15 maggio 1985 (età 31),a Bolzano – Altezza:1,61m – Peso:54kg – Patner: Stefano Parolin – Studi:Università di Houston -Genitori: Carmen Casteiner e GIORGIO CAGNOTTO.
Era già campione italiano e in gara all’Olimpiade di Tokyo del 1964. Ha fatto parte dell’aristocrazia mondiale fino al 1980 quando ha chiuso la carriera con la quinta Olimpiade, a Mosca. Record eguagliato dalla figlia Tania a Rio de Janeiro e condiviso coi pallanuotisti Gianni De Magistris e Stefano Tempesti.
Coetaneo, amico e rivale di Klaus Dibiasi, in carriera conquista quattro medaglie olimpiche (due argenti nel trampolino 3m a Monaco 1972 e Montreal 1976 e due bronzi nella piattaforma a Monaco 1972 e nel trampolino a Mosca 1980), un bronzo nel trampolino 3m ai Mondiali di Berlino 1978 e agli Europei vince un oro nel trampolino 3m a Barcellona 1970, due argenti (nel trampolino 3m a Vienna 1974 e a Jonkoeping 1977) e due bronzi (nel trampolino 3m a Utrecht 1966 e nella piattaforma a Barcellona 1970).
Vive a Bolzano con la moglie Carmen Casteiner, cinque volte campionessa italiana dalla piattaforma.
Cagnotto è Commissario Tecnico degli azzurri dal 2000.