X AGOSTO
(g.p.)______
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla…
Perché alle scuole elementari, alle scuole medie, non fanno studiare più le poesie, le grandi poesie della nostra bellissima tradizione letteraria, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Carducci, Pascoli, D’ Annunzio, Ungaretti, Montale, a memoria?
E se fanno studiare qualcosa ancora a memoria, si tratta di astruse filastrocche?
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Quanto pomeriggi, quanta fatica, ma quanto diletto, nei fortunati ragazzini che imparavano le poesie dei nostri grandi classici a memoria…
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
E se non le capivano appieno, pazienza. L’ atomo opaco del male, la nostra terra, la nostra esistenza, purtroppo. Però dai, Pascoli era facile, sembrava fatto apposta, con la sua poetica del fanciullino…E Myricae, le piccole piantine umili, senza valore, ma spontanee, semplici, e per questo preziose…
Abbiamo bisogno di tornare a studiare. Di tornare sui libri.
E’ la poesia – quella grande, quella vera, quella senza tempo – è una delle ultime cose rimaste, ancora capaci di prendere la nostra mente, e farci fremere il cuore.
Category: Cultura
Laudatores temporis acti? No, solo tanta nostalgia…
Imparare a memoria le poesie era un allenamento, poi se avevi una brava insegnante nr capivi il senso. X agosto, la Cavalla storna raccontano della ferita inferta alla famiglia del Pascoli con l’ omicidio del padre. Una ferita che cambierà per sempre la vita del poeta. Studiare i classici serve a comprendere anche la nostra realtà a dispetto di chi asserisce che non serve a nulla.