COMUNQUE VADA… / AVEVAMO SEGUITO DUE DOMENICHE FA I PREPARATIVI DELLA FAMIGLIA SCOGNAMIGLIO, IN PARTENZA DA TORINO PER IL PAESE DEL SUD. BEH, ECCO LE FERIE…
SONO COMINCIATE LE FERIE…..
-:”… e me le chiami ferie?… Ma scusa, chiama qualcuno per fare manutenzione.. poi dov’è “tuo” figlio che mi deve aiutare…ah…. Sta con la figlia del panettiere….. iiiiiih… e che bella notizia, tu volevi la figlia del sindaco e quel fetente di “tuo” figlio, sta con la fornaia. Eh, ma statti attenta che chi va al forno… si trova infarinato!”
-:”ne’ Antò, ma quant si’ nuius e antipatico…. La cancellata andava fatta già l’anno scorso.. ti ricordi che hai detto?… “la faccio meglio l’anno prossimo”.. adesso pitta, pitta (pennella). O guaglion mo’ ven… l’ho mandato io a fare la spesa al bottegone”
-:”e tre ore, ci vogliono per comprare due pummarol (pomodori)? seeeee…. Cinque minuti per comprare i pomodori e il pecorino, (uè Marì te si scurdata o pecorino?) e il resto del tempo per toccar o’ cu.. alla fornaia… te lo dico io!!!”
-:”SCOSTUMAT CHE SI’…… quello il ragazzo è timido e timorato di Dio, certe cose non le fa, poi , ngoppe a chest pasta o formagg nun ce vo, l’agg mis a rint (su questa pasta il formaggio,non ci vuole, lo già messo dentro) provola e parmiggiano, come piace a te.
Gli Scognamiglio, come tutti gli anni, sono all’opera.
Antonio, dopo un anno di assenza, trova sempre qualcosa da aggiustare in casa e Marì fa i pomodori in bottiglia e le melanzane sott’olio.
Quest’anno poi, ce lo sport per televisione… Antonio l’ha messa sulla finestra (la televisione grande), in modo che la vede pure da fuori, mentre pittura. I compaesani che passano in bicicletta o a piedi, si fermano tutti per un saluto, per informarsi della salute di figli e nipoti, eccetera.
-:”Marì porta na’ seggia e nu bicchier e vin, ca ce stà Don Gaetano… ca ce stà Rocco o’ brigadier, ca ce stà Pascà o’ piscator, … porta pur duie auliv (due olive) ….” In breve tempo, lo spiazzo antistante la casa colonica della famiglia Scognamiglio, si riempie di compaesani, che sotto la pergola di uva fragola o sotto il fico, s’intrattengono con Don Antonio a guardare le Olimpiadi.
La scala viene accantonata e la pittura pure.
I nipotini di Marì, giocano con i bambini del paese, li vicino in cortile, e ogni tanto vanno dalla nonna a chiedere… :”nonna che vuol dire: “asciuttat”(asciugati); scutulià (scuotere); mulignan (melanzane); strunz ( ehm,ehm questo non si traduce, non si dice) arraggià (inquietare); accattà (comprare) ….. sai che hanno detto nonnina? : ca simm dui strunz pecchè, simm Juventini!” e song arraggiat perché gli abbiamo accatat un giocatore del Napoli che fa tanti gol.……
Nonno Antonio, che quando vuole ci sente, di lontano risponde :” eh, non hanno tutti i torti!”
Marì ha gli occhi fuori dalle orbite, la sua adorata casa è diventata un’osteria.
Non che le dispiaccia poi tanto, è generosa come Don Antonio, suo marito.
Ma guarda la cancellata metà fatta e metà no.
Intanto tira fuori il pane, la parmigiana che era per la domenica, la frutta, il formaggio, il vino buono… poi pensa -:”eh mo’ comm aggià fa? – Marì… si nu genio!” si dice tra sé e sé – Chiama i bambini del paese, (i nipoti guardano ingelositi, perché non capiscono tutto, vedono che la nonna dà uno, no, ….. due euro a ciascuno dei loro amichetti, che spariscono all’improvviso).
Driiin, driiiin, driiin, Don Antonio -:”eh mo’ che è succiess (cosa è successo?)…….” D’improvviso, al richiamo telefonico irrefiutabile, di tutte e muglier del paese, il cortile si svuota… e di corsa, tutti vanno a casa ad accendere la propria TV, mentre si siedono a tavola.
Enzo, il figlio rientrato dal lungo (e dolce) pomeriggio estivo (un po’ infarinato) spilucca i resti della “merenda sinoira” come si dice a Torino (intraducibile: merenda serale…? Ok?)
…..”ah, stai qua, stai?!?!” gli dice Antonio, guardando il cancello.
Sparecchiamo?
Si, tutti insieme…. Mentre continuiamo a seguire le Olimpiadi. Forza Italia!
di Elena Vada______
-:”… e me le chiami ferie?… Ma scusa, chiama qualcuno per fare manutenzione.. poi dov’è “tuo” figlio che mi deve aiutare…ah…. Sta con la figlia del panettiere….. iiiiiih… e che bella notizia, tu volevi la figlia del sindaco e quel fetente di “tuo” figlio, sta con la fornaia. Eh, ma statti attenta che chi va al forno… si trova infarinato!”
-:”ne’ Antò, ma quant si’ nuius e antipatico…. La cancellata andava fatta già l’anno scorso.. ti ricordi che hai detto?… “la faccio meglio l’anno prossimo”.. adesso pitta, pitta (pennella). O guaglion mo’ ven… l’ho mandato io a fare la spesa al bottegone”
-:”e tre ore, ci vogliono per comprare due pummarol (pomodori)? seeeee…. Cinque minuti per comprare i pomodori e il pecorino, (uè Marì te si scurdata o pecorino?) e il resto del tempo per toccar o’ cu.. alla fornaia… te lo dico io!!!”
-:”SCOSTUMAT CHE SI’…… quello il ragazzo è timido e timorato di Dio, certe cose non le fa, poi , ngoppe a chest pasta o formagg nun ce vo, l’agg mis a rint (su questa pasta il formaggio, non ci vuole, lo già messo dentro) provola e parmiggiano, come piace a te______
Gli Scognamiglio, come tutti gli anni, sono all’opera.
Antonio, dopo un anno di assenza, trova sempre qualcosa da aggiustare in casa e Marì fa i pomodori in bottiglia e le melanzane sott’olio.
Quest’anno poi, ce lo sport per televisione… Antonio l’ha messa sulla finestra (la televisione grande), in modo che la vede pure da fuori, mentre pittura. I compaesani che passano in bicicletta o a piedi, si fermano tutti per un saluto, per informarsi della salute di figli e nipoti, eccetera.
-:”Marì porta na’ seggia e nu bicchier e vin, ca ce stà Don Gaetano… ca ce stà Rocco o’ brigadier, ca ce stà Pascà o’ piscator, … porta pur duie auliv (due olive) ….”
In breve tempo, lo spiazzo antistante la casa colonica della famiglia Scognamiglio, si riempie di compaesani, che sotto la pergola di uva fragola o sotto il fico, s’intrattengono con Don Antonio a guardare le Olimpiadi.
La scala viene accantonata e la pittura pure.
I nipotini di Marì, giocano con i bambini del paese, li vicino in cortile, e ogni tanto vanno dalla nonna a chiedere… :”nonna che vuol dire: “asciuttat”(asciugati); scutulià (scuotere); mulignan (melanzane); strunz ( ehm,ehm questo non si traduce, non si dice) arraggià (inquietare); accattà (comprare) ….. sai che hanno detto nonnina? : ca simm dui strunz pecchè, simm Juventini!” e song arraggiat perché gli abbiamo accatat un giocatore del Napoli che fa tanti gol…
Nonno Antonio, che quando vuole ci sente, di lontano risponde :” eh, non hanno tutti i torti!”
Marì ha gli occhi fuori dalle orbite, la sua adorata casa è diventata un’osteria.
Non che le dispiaccia poi tanto, è generosa come Don Antonio, suo marito.
Ma guarda la cancellata metà fatta e metà no.
Intanto tira fuori il pane, la parmigiana che era per la domenica, la frutta, il formaggio, il vino buono… poi pensa -:”eh mo’ comm aggià fa? – Marì… si nu genio!” si dice tra sé e sé – Chiama i bambini del paese, (i nipoti guardano ingelositi, perché non capiscono tutto, vedono che la nonna dà uno, no, ….. due euro a ciascuno dei loro amichetti, che spariscono all’improvviso).
Driiin, driiiin, driiin, Don Antonio -:”eh mo’ che è succiess (cosa è successo?)…….” D’improvviso, al richiamo telefonico irrifiutabile, di tutte e muglier del paese, il cortile si svuota… e di corsa, tutti vanno a casa ad accendere la propria TV, mentre si siedono a tavola.
Enzo, il figlio rientrato dal lungo (e dolce) pomeriggio estivo (un po’ infarinato) spilucca i resti della “merenda sinoira” come si dice a Torino (intraducibile: merenda serale…? Ok?)
…..”ah, stai qua, stai?!?!” gli dice Antonio, guardando il cancello.
Sparecchiamo?
Si, tutti insieme…. Mentre continuiamo a seguire le Olimpiadi. Forza Italia!
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura
STAVO ASPETTANDO… BRAVA eLENA