DIARIO DEL GIORNO / SABATO 27 LUGLIO 2019
Buongiorno! Oggi è sabato 27 luglio 2019.
San Felice.
Alle 23.14 del 27 luglio 1993, in via Palestro a Milano, l’esplosione di un’autobomba avente come obiettivo la Galleria d’arte moderna e il Padiglione di arte contemporanea, provocò la morte di cinque persone: l’Agente di Polizia Municipale Alessandro Ferrari, i Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno e l’immigrato marocchino Moussafir Driss.
L’attentato va ad inserirsi nella scia di altri dai moventi simili avvenuti tra il 1992 e il 1993 che provocarono la morte di ventuno persone e tra cui quella dei giudici Falcone e Borsellino. La strage di via Palestro, ad opera di “cosa nostra”, rientra in quell’insieme di attentati effettuati come rappresaglia contro la lotta alla mafia, o comunque quali tentativi di condizionamento degli apparati dello Stato, delle Istituzini. Tra i responsabili troviamo nomi noti del crimine organizzato come Francesco Giuliano, Gaspare Spatuzza e Antonino Mangano.
Proverbio salentino: DOPU CA RUBBARA MISERA LI CANCELLI A SANTA CHIARA.
La traduzione letterale è: Dopo che rubarono misero i cancelli a Santa Chiara.
Evidentemente in illo tempore vi era stato un furto nella chiesa di Santa Chiara, non sappiamo se si trattasse della chiesa leccese, quella che si trova a pochi passi piazza Sant’Oronzo: sappiamo però che, dopo che ci fu il furto, essa fu dotata di un cancello che la proteggesse dai ladri. Protezione inutile in quanto la chiesa era stata spogliata dei quadri ed i preziosi arredi.
Per cui nella tradizione salentina questo proverbio viene utilizzato per sottolineare un’ azione tardiva e inutile, che non produce alcun effetto positivo.
Category: Costume e società