GESTIONE DEI RIFIUTI. L’ AUDIZIONE DI OGGI IN REGIONE DELLE ASSOCIAZIONI, CHE LAMENTANO PIU’ OSTACOLI, CHE SOSTEGNI, DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
(e.l.)______Bari. Si è appena conclusa presso la Regione Puglia l’audizione delle associazioni interessate a proposito del nuovo disegno di legge “Disposizioni in materia di gestione del ciclo dei rifiuti” (nella foto).
Le audizioni sono cominciate alle ore 12:30, sospendendo momentaneamente la V commissione regionale che discuteva sul tema è che ha ascoltato le associazioni ed i comitati.
Tenute fuori durante i lavori, i due minuti a testa concesse alle Associazioni in una parentesi di commissione è sembrata però più una questione di facciata, che una vera consultazione di chi tutti i giorni si occupa dei disagi dei cittadini sul territorio e che spesso, purtroppo, trova nelle istruzioni più degli ostacoli che un vero sostegno.
La sensazione iniziale ascoltando i primi commenti è che si stia andando nella direzione sbagliata, continuando ad accentrare il ciclo dei rifiuti in Puglia. E questo sia a livello gestionale, sia a livello economico.
Al momento pare spariscano le ATO (servizi pubblici integrati in ambito territoriale) e le ARO (ambito di raccolta ottimale in zona) perché, secondo le dichiarazioni dell’assessore Sant’Orsola, non hanno figura giuridica.
Si andrà quindi verso un’agenzia unica regionale, che gestirà enormi appalti per solo poche aziende. Un contesto che sembra ormai un oligopolio.
Ciò potrebbe portare ad un aumento dei costi per i cittadini e ad una maggiore difficoltà per i Comuni.
A breve, di ritorno da Bari, e con il consulto di tutte le altre associazioni hanno condiviso la giornata di oggi, una relazione più dettagliata.
“Le audizioni di questa mattina dimostrano come anche comitati e associazioni siano assolutamente contro le pericolose distorsioni proposte da questo DDL che rischia di creare un nuovo carrozzone regionale con grave aggravio di costi per i cittadini pugliesi, con l’unico scopo di accentrare in pochissime mani enormi poteri nella gestione dei rifiuti.
Emiliano, che accusa Renzi di agevolare le lobby del petrolio, finirà così per agevolare le grandi lobby dei rifiuti a discapito di tutte le piccole imprese che oggi sopravvivono e danno lavoro grazie alla gestione territoriale dei rifiuti.
Un pericolo nemmeno troppo nascosto dai partiti.
Riteniamo infatti gravissime le parole del consigliere Amati che ha spiegato chiaramente come questo ddl nasca con l’intento di accentrare le decisioni disincentivando la partecipazione.
Se le associazioni, che rappresentano solo i cittadini, senza interessi particolari, con tanta insistenza ed urgenza hanno voluto partecipare e far sentire la loro voce, non possono non essere di monito verso la direzione che la Regione persegue in modo cieco e assurdo”.