TENTA IL SUICIDIO, SALVATO DAI CARABINIERI
Nella giornata di sabato, alle ore 13.00 circa, una pattuglia della Stazione di Veglie si è invece distinta nel salvare una bella ragazza trentenne che aveva provato a suicidarsi buttandosi nelle acque del mare di Porto Cesareo. Alla base del gesto, la rottura della relazione d’amore con un coetaneo. Alle ore 12.00 circa, mentre la pattuglia era impegnata in un servizio anti-rapina, automontato, nel centro cittadino di Veglie, il fratello della ragazza ha fermato, sbracciando, i militari per strada. Aveva appena ricevuto un sms della sorella che annunciava il suicidio. Subito dopo la comunicazione il telefono della ragazza era stato spento. I militari si sono subito attivati per capire la cella che il cellulare aveva agganciato prima che venisse spento: risultava Porto Cesareo. Il fratello ha riferito che colà la sua famiglia ha una casetta dove trascorrono l’estate. Immediatamente i militari si sono portati sul litorale nei pressi di questa casa, vedendo la ragazza sporgersi, di spalle, da un pontile. Alla vista dei militari la ragazza si è tuffata. Il capopattuglia, quindi, si è subito sporto da codesto pontile e, mettendo i piedi in acqua (su taluni scogli), ha preso per un braccio la ragazza, tirandola fuori. Subito coperta è stata portata in caserma a Veglie dove sono stati convocati i genitori e il fratello, felicissimi di poter riabbracciare la ragazza e, come si può immaginare, molto riconoscenti nei confronti dell’Arma.
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