DIARIO DI EURO 2016 / TI RICORDI, IBRA, DI QUEL “BISCOTTO” CON MARMELLATA DI ARANCE PORTOGHESI?

| 17 Giugno 2016 | 0 Comments

di Annibale Gagliani______

Euro 2016 non si ferma mai e per gli azzurri del generale Conte è arrivata già la prova del nove. Nella giornata di ieri Danzica non è stata invasa, con una Germania tutta tecnica e panzer che rimbalza sul muro polacco (mortifero in contropiede) per uno zero a zero abbastanza divertente. Tra i battenti del fresco pomeriggio francese l’Inghilterra si aggiudica sul filo di lana il derby british contro il Galles di sua maestà Bale: un fondamentale 2-1 a favor di Regina. La Nord Irlanda poi ha fatto saltare il banco delle scommesse europee: 2-0 ai canarini dell’Ucraina che svolazzano ingrugniti verso casa.

Ma torniamo a noi.

Svezia, patria della socialdemocrazia, dove l’ordine sembra surreale e sul quale aleggiano le note popolari dei cognati più fighi del vecchio continente: gli Abba.

Svezia, giallo e blu in sequela su Stoccolma, Malmoe e Goteborg.

Nazionale calcistica svedese: Zlatan Ibrahimovic. Un volpone devastante che conosciamo molto bene visti i trascorsi nelle tre sorelle italiane. Probabilmente non sapete che a questo genio dal naso giunonico è stato dedicato un neologismo verbale mica da ridere: “Zlatanare”, che per i dizionari svedesi vuol dire “dominare, possedere con forza”.

Anche a lui, come ad alcuni suoi compagni superstiti, piace da morire mangiare i dolciumi. Il più buono che ha assaporato? Senza dubbio il 22 giugno 2004, Oporto, Portogallo, ore 22 (fuso locale).

Svezia e Danimarca decisero di banchettare con un 2-2 (firmato doppio Tomasson, Larsson e Jonson) che rappresentava l’unico risultato possibile per qualificare le cenerentole scandinave e mandare a casa l’Italia di Giovanni Trapattoni.

Così fu, nonostante le manone messe avanti nel pre-gara da molti dei protagonisti in questione, che assicuravano di giocare un match corretto per evitare le favorite Repubblica Ceca e Olanda ai quarti. Infatti le beccarono nel turno successivo e andarono a pettinare le renne sui Fiordi.

Fu un’inaspettata ferita alla schiena che il sottobosco calciofilo italico non ha mai cancellato. Certo il gancio alla bocca dello stomaco di quella spedizione lo diede proprio Ibra Cadabra nella sfida precedente al “biscottone di Oporto”: dopo il vantaggio di Cassano, re Zlatan infilò quasi allo scadere un goal di tacco spaventoso che condannò Cannavaro e compagnia cantante alla gogna mediatica.

Ma dodici anni dopo, ancora una volta per un campionato europeo palpitante, la legge del contrappasso può tornare di moda. Preparati Ibra, il tuo peggior nemico Giorgio Chiellini è pronto a marcarti (e con lui il Ministro della difesa Barzagli e il Bonnie Leo).

Ti ricordi di quella notte gravida di zanzare e baccalà in cui non lasciasti neanche le briciole del biscottone con marmellata d’arance portoghesi?

Noi ce la ricordiamo come fosse ieri e tra poche ore vi offriremo con affetto un ottimo Pasticciotto leccese, messo in caldo dallo chef Antonio e dai suoi Gourmet azzurri.

Che vinca il migliore cari amici vichinghi, o perlomeno, che vada avanti il più goloso.

Category: Costume e società, Sport

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