Il museo naturale di Calimera, struttura preziosa da salvare/A CHE COSA CI SIAMO RIDOTTI, QUANDO INVECE…Manca… proprio ogni criterio!
(g.p.) E’ una delle tante cose belle di cui la nostra regione è ricca e che però spesso noi Salentini stessi ignoriamo. A Calimera c’è il museo di storia naturale del Salento, ricco di uccelli, insetti e rettili mantenuti in ricostruzioni fedeli dei loro ambienti naturali, oltre a esposizioni di paleontologia, botanica e altre discipline scientifiche.
L’occasione per parlarne è il calendario che gli animatori del museo, strutturati in cooperativa di gestione, hanno realizzato, nudi alla meta: la trovata è vecchia e scarsamente efficiente, però il fine è nobile: assicurare i fondi per il mantenimento della struttura e dei suoi circa ottocento “ospiti”, che ci stanno benissimo e costituiscono un prezioso repertorio della fauna e della flora del nostro territorio
(nella foto: un esemplare di Zamenis situla, o Colubro leopardino).
Ma a preservare e anzi valorizzare simili iniziative di valore assoluto culturale e scientifico non dovrebbero essere gli enti locali, stabilendo priorità?
Per esempio, tanto per fare un riferimento preciso: cinquantamila euro era meglio darli all’apparato della Notte della taranta organizzato per propaganda e per farsi suonare inni di propaganda, in loco della musica tradizionale, oppure investirli nel museo di scienze naturali di Calimera?
Risposta ovvia. Ma i nostri amministratori, soprattutto quello preposti alla cultura, non sanno stabilire priorità. E non sanno fare tante altre cose ancora.
Category: Costume e società