“Una città distratta, incapace di rispondere ai bisogni e alle istanze delle giovani generazioni”, UN GRUPPO DI RAGAZZI INSIEME PER CERCARE DI MIGLIORARE LECCE
Riceviamo volentieri pubblichiamo. Da Lecce, Giulio Casilli ci scrive______
Con lo sguardo rivolto al miglioramento di Lecce, nasce nel Marzo 2016 il gruppo Fuori Programma – Generazione in Movimento.
Si presenta con una Carta dei Valori e con un sondaggio per comprendere Lecce.
E’ un gruppo eterogeneo composto da una quarantina di ragazzi, accomunati da alcuni valori fondamentali. Uno degli obiettivi, come recita la Carta dei Valori, è quello di “colmare il vuoto presente nel tessuto sociale di una città distratta, incapace di rispondere ai bisogni e alle istanze della nostra generazione.”
Il primo passo di Fuori Programma è stato quello di creare un sondaggio sulla città di Lecce. Il sondaggio ha ottenuto 631 risposte: un risultato entusiasmante, considerata la giovane età del gruppo, la brevità del periodo in cui è rimasto aperto e gli ovvi limiti che il lanciare un sondaggio su Facebook porta con sé.
Il ritratto di Lecce e dei leccesi che emerge è davvero interessante e sarà linea guida per le future proposte di Fuori Programma. Anche se i risultati saranno analizzati e comunicati gradualmente, alcuni di questi risultano di immediato interesse.
Hanno risposto al sondaggio soprattutto persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni (77,5%), facendo comprendere quanto forte sia, tra i giovani, la voglia di dire la propria sulla città in cui si vive. Il 93,3% dei partecipanti ha manifestato una spiccata sensibilità sul tema del recupero e della riqualificazione degli immobili pubblici in stato di abbandono, ritenendo che ciò debba costituire uno degli obiettivi prioritari della futura amministrazione comunale.
Nell’epoca della digitalizzazione dei servizi più del 70% dei rispondenti al sondaggio sostiene di non aver mai consultato il portale web del comune; è legittimo chiedersi se questo dato sia frutto di uno scarso interesse da parte della cittadinanza, o se si possa far qualcosa per sfruttare al meglio ciò che le tecnologie mettono in campo al servizio della pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici circa l’88% dei rispondenti ha dichiarato di non usare mai, o quasi mai, il trasporto pubblico. Non è quindi difficile comprendere quanto attuale continui ad essere questo tema.
Giulio Casilli, uno dei promotori del gruppo, ha dichiarato: “un bel risultato quello di essere riusciti a dare la possibilità a più di 600 leccesi di esprimere la propria opinione sulle principali tematiche inerenti la città. Ancora più straordinario l’interesse e la curiosità manifestati in queste ore per il nostro progetto da parte di tante e tanti nostri coetanei, e non solo, che avvertivano il nostro stesso desiderio di contribuire a migliorare Lecce con lo sguardo, le idee e le parole della nostra generazione.”
Mail: fuoriprogrammalecce@gmail.com
Pagina Facebook: Fuori Programma – Generazione in Movimento
Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ma fatemi il favore,e finitela con queste banalità. Gente che nn ha un cazzo da fare, e sulla cui sensibilità rispetto ai temi della città avrei molte perplessità, che non trova di meglio che giocare su internet chiedendo “qual’è secondo lei il problema che andrebbe affrontato in un’antica città come Lecce?” Oppure quanti di voi utilizzano i mezzi pubblici.
Ma se uno la vive questa città vede benissimo che gli autobus sono vuoti.
Fatevi una pippa, che è meglio.
Ma poveri! Trovo il commento di cui sopra una sparata del tutto ingiustificata, e ingiusta, sia nella forma, sia, soprattutto, nella sostanza. Parliamo sempre dei giovani che non si interessano di nulla, ma solo ai cazzi loro (ecco, pardon, mi sono fatto contagiare dai toni disopra), e per una volta che ci sono ragazzi che si riuniscono per cercare di migliorare la città e si interessano dei problemi di noi tutti cittadini, li attacchiamo e li insultiamo. Ma dai…
Ha ragione Pino, solo elucubrazioni mentali. Ma di quale sostanza parla”il leccese” ce lo spieghi in cosa consisterebbe il miglioramento della città, forse nel fare delle banali domande, a cui hanno fatto seguito delle banalissime e scontate risposte.
Ora signor”leccese” la città è migliorata?
Se questo è ciò che i giovani leccesi sanno fare siamo rovinati.
Informarsi, informare, partecipare, condividere è il primo passo per migliorare sé stessi, prima, e tutti gli altri poi. Ne avessimo non quaranta, ma milioni di altri, di ragazzi che si interessano della polis, cioè fanno politica, nel significato migliore del termine!