DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 22 Maggio 2016 | 0 Comments

ITALIA______

ROMA – “Il nostro Paese per troppo tempo è stato fermo. Totalmente bloccato. Non la parte produttiva, ma nel modello di gestione istituzionale, nel governo della cosa pubblica: abbiamo frenato senza accelerare. E probabilmente i freni non erano della qualità giusta”, ha detto Renzi in visita alla Brembo, con una metafora, visto che lo slogan dell’azienda è ‘frenare per correre’. E aggiunge: “Questo è il senso del referendum costituzionale di ottobre che riduce anche il numero dei politici. Se questa riforma non passa sarà il paradiso terrestre degli inciuci”. Il premier ha aggiunto che “l’Italia vincerà negli ultimi dieci anni se avrà l’intuizione che avete avuto voi. Se sarà capace di diventare come questa straordinaria azienda, leader nel mondo per i freni”. Il premier nel corso del suo intervento ha scherzato più volte sulla necessità di non frenare l’attività riformatrice del governo. “Mi piace da impazzire una frase che credo sia del pilota Mario Andretti: ‘Quando hai tutto sotto controllo vuol dire che stai andando troppo piano'”, ha detto Renzi. Per il premier “dobbiamo andare più veloce,accelerare di più e smetterla di piangerci addosso”. “L’Italia -ha continuato- ha tutte le condizioni per poter guidare l’Europa in futuro”.

 

ITALIA ______

ROMA- Debutterà di domenica una delle leggi più discusse (e attese) degli ultimi anni. Dopo il lungo lavorio parlamentare (soprattutto nel primo passaggio al Senato) caratterizzato dalla ricerca di un compromesso tra le varie anime della maggioranza che ha portato allo stralcio del capitolo step child adoption, la “Cirinnà” (dal nome della relatrice a Palazzo Madama, la senatrice democratica Monica Cirinnà) è finalmente legge dello Stato: sarà ricordata da ora in poi come legge 76/2016 . La pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» fa scattare anche il conto alla rovescia per l’entrata in vigore: le nuove regole su unioni civili e convivenze di fatto si applicheranno a partire dal 5 giugno 2016. Proviamo a riepilogare le principali novità. A differenza del matrimonio non ci sono pubblicazioni. L’unione civile tra persone dello stesso si costituisce attraverso una dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile in presenza di due testimoni, ma a differenza del matrimonio non ci saranno formule particolari. L’ufficiale di stato civile dovrà compilare un certificato che dovrà contenere i dati anagrafici delle parti, il regime patrimoniale scelto e la residenza delle parti. Nel documento saranno contenuti anche i dati anagrafici dei due testimoni scelti dalla coppia e verrà poi registrato nell’archivio di stato civile. I partner dell’unione civile possono infatti essere riconosciuti come veri e propri coniugi in caso di malattia e ricovero e perfino in caso di morte. In questa circostanza, inoltre, il partner superstite avrà diritto alla pensione di reversibilità, al Tfr dell’altro e anche all’eredità nella stessa quota prevista per i coniugi di un matrimonio. Stesso discorso sotto il profilo economico: alle coppie unite civilmente si applicherà il regime della comunione dei beni, sempre che non optino espressamente per la separazione dei beni. Ipartner devono contribuire ai bisogni comuni in relazione alla propria capacità lavorativa (professionale o casalinga). Se c’è la volontà, si può anche scegliere il cognome di uno dei due partner. Se uno dei due partner muore l’altro ha diritto al Tfr e anche alla pensione di reversibilità. Per scrivere la parola fine a un’unione civile basterà che anche uno solo dei due partner presenti una comunicazione all’ufficiale di stato civile contenente la volontà di sciogliere l’unione. Dopo tre mesi dalla presentazione della comunicazione si potrà chiedere il divorzio vero e proprio, che potrà essere chiesto per via giudiziale oppure attraverso la negoziazione assistita o ancora attraverso un accordo sottoscritto davanti all’ufficiale di stato civile. In caso di divorzio il disegno di legge ha previsto che il partner più “debole” avrà diritto agli alimenti, oltre che all’assegnazione della casa. Dalle cause di scioglimento dell’unione civile è esclusa la mancata consumazione del rapporto. La convivenza di fatto può riguardare sia le coppie etero che omosessuali. Il primo passaggio per “istituzionalizzare” la convivenza è la richiesta di iscrizione all’anagrafe. Come? Uno dei due conviventi può presentare il modello di dichiarazione di residenza all’ufficio anagrafico del Comune dove si intende fissare la propria residenza o inviato per raccomandata, via fax o mail, puntualizzando che si tratta di «Convivenza per vincoli affettivi». Chi compila il modulo è il «soggetto che dirige la convivenza». Al modello bisogna allegare i documenti di identità di entrambi i conviventi possono decidere di regolare i reciproci rapporti economici e patrimoniali e di optare per la comunione dei beni con un contratto di convivenza. Per la sottoscrizione o l’eventuale modifica o risoluzione, è necessaria la forma scritta e l’atto deve essere predisposto con l’assistenza di un professionista (avvocato o notaio) nella forma di atto pubblico o di scrittura privata. Il contratto, per legge, non deve essere sottoposto a termini o vincolato al rispetto di particolari condizioni. Il professionista incaricato dovrà iscrivere il contratto all’anagrafe di residenza dei conviventi, passaggio necessario perché abbia valore anche nei confronti dei terzi. In merito va segnalato che se la legge impone la registrazione all’anagrafe di quest o contratto al momento non esistono norme relative all’iscrizione del contratto di convivenza nei registri anagrafici. Nel contratto di possono indicare in modo dettagliato quali spese vanno condivise e secondo quali proporzioni.

(REUTERS)

MONDO______

IL CAIRO – Le squadre di ricerca avrebbero localizzato le scatole nere del volo Egyptair nel tratto di mare in cui sono stati ritrovati resti umani e i rottami dell’aereo precipitato con 66 persone a bordo. Lo riferivano in mattinata fonti governative egiziane a CBS News. Ma un alto funzionario del ministero egiziano dell’aviazione civile ha negato la circostanza. Il funzionario, scrive l’Associated Press, ha voluto mantenere l’anonimato perché non autorizzato a parlare con i media. Successivamente anche Egyptair, in un comunicato, ha smentito che siano state localizzate le scatole dell’aereo inabissatosi a nord di Alessandria. Le ricerche, viene precisato nella nota che cita “fonti autorizzate della Commissione d’inchiesta”, si svolgono “su una superficie che supera le 40 miglia nautiche” e il mare in quel punto è “molto profondo”: c’è quindi “bisogno di tempo e sforzi per captare i segnali emessi dalla scatola nera” anche se vengono impiegati “apparecchiature sofisticate di diversi paesi”.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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