‘LECCE CITTA’ DEL LIBRO 2017′. RICHIAMIAMO AIRAN BERG? O CI BASTA – E AVANZA – GIGI COCLITE? INTANTO PAOLO PERRONE FA DI NUOVO I SALTI DI GIOIA. E ALESSANDRO DELLI NOCI SORRIDE A QUALCHE ALTRA DELLE SUE STARTUP CON CUI ‘intercettare’ SEMPRE I SOLITI
di Giuseppe Puppo______L’ annuncio è stato nel pomeriggio per primo dall’ assessore Luigi Coclite, che si trova a Torino, via social network: “Dal Salone del libro vi do una notizia bellissima: Lecce è stata proclamata Città del Libro 2017!”.
Un’ ora dopo, è arrivato in redazione il trionfalistico comunicato stampa del Comune: “Lecce è stata proclamata Città del Libro 2017. Un riconoscimento prestigioso per il capoluogo salentino che diventa la principale vetrina italiana per la promozione del libro e della lettura. Lecce succede alla città di Milano che si è fregiata di questo titolo nell’anno dell’Expo. L’annuncio è stato dato in occasione del 5° incontro nazionale delle Città del Libro che si è svolto nella tarda mattina di oggi al Salone Internazionale del Libro di Torino e al quale ha preso parte l’assessore Luigi Coclite in rappresentanza del Comune di Lecce. E’ stata l’occasione per fare il punto sullo stato della promozione della lettura in Italia e dare nuova linfa al coordinamento nazionale iniziando un nuovo capitolo della propria storia”.
Con tanto di commenti gongolanti. Luigi Coclite: “E’ una splendida notizia che conferma la bontà del lavoro svolto in questi anni per cercare di alzare l’asticella della qualità della cultura sul nostro territorio. Grazie a questo grande evento ci auguriamo di poter ridurre il gap della Puglia con le altre regioni italiane per numero di elettori facendo leva sulle nuove generazioni e potenziando progetti già avviati e programmandone altri. Il 2017 sarà un anno bellissimo!”.
“Sono felice – aggiunge il sindaco di Lecce, Paolo Perrone – perché questo ennesimo riconoscimento non fa altro che dimostrare che stiamo lavorano nella direzione giusta puntando sulle nostre eccellenze e sui tanti talenti del territorio. E’ un’altra opportunità per Lecce che si conferma un punto di riferimento importante sul piano culturale nel panorama nazionale”.
“Sono estremamente contento – sottolinea l’assessore alle Politiche Giovanili, Alessandro Delli Noci – dell’ennesimo importante risultato raggiunto nel settore culturale. La nostra città, come sempre, si differenzia ed è competitiva a livello nazionale. Da domani saremo al lavoro per intercettare risorse e costruire un programma ampio, completo e condiviso con tutti gli attori istituzionali, dall’Università alla Regione Puglia alla Provincia di Lecce e alle scuole e con tutte le associazioni che vorranno dare un contributo”.
Tutti felici e contenti. Avessero almeno spiegato che cosa è questa cosa qua?!? Ma che importa? A loro basta mettersi in mostra, fare le conferenze – stampa, “gli eventi”, e poi chiamare chi capita capita, dopo gli amici degli amici, si intende, a gestirli, anche perché nel 2017, l’ anno prossimo, a Lecce si vota; avere un po’ di soldi da sperperare, in premi barocchi e brocchi, senza un minimo di originalità, senza mai essere capaci di ‘inventarsi’ qualche progetto autenticamente culturale: uomini senza qualità, che si riempiono la bocca di cultura, senza conoscerla, senza amarla.
Ne abbiamo già avuto anni di dimostrazioni, dalla cialtronesca gestione della vicenda ‘capitale europea della cultura 2019’, alla dilettantistica e sconfortante replica in peggio – perché al peggio non c’è mai fine – della capitale italiana della cultura 2015, con quel programma che non sarebbe andato bene nemmeno per una festa patronale di qualche paese del Capo, che sarebbe stato rifiutato pure per un palinsesto di Rete 4 ai tempi di Emilio Fede.
Avessero mai fatto un minimo di autocritica. Fossero mai andati a vedere per esempio che cosa fanno a Mantova, e di Mantova. Avessero chiesto aiuto a qualcuno competente per davvero. No, mai. E il ‘coinvolgimento’, l’ hanno fatto sempre e solo con gli interessati questuanti, sodali e complici, interessati, nella maggior parte dei casi, solamente a sopravvivere al loro disperato e disperante egoismo narcisistico .
Al di là delle reboanti definizioni, la ‘Città del Libro’ è una confusa – infatti, dopo Milano dell’ anno scorsa, era stata sospesa, visto l’ insuccesso sostanziale dell’ abbinamento con l’ Expò e con l’ agroalimentare – emanazione della Fondazione del salone del Libro di Torino, una pecie di accumulo di iniziative promozionali, insomma e che così la presentava:
“La banca dati delle Città del Libro coinvolge decine di realtà operanti nel campo della promozione del libro e della lettura in quasi cento città italiane: dalla Torino storica sede del Salone Internazionale del Libro alla Roma di Più libri più liberi e FestivalLetterature, dalla Milano di BookCity alla Cagliari di Leggendo Metropolitano e TutteStorie, proseguendo con Mantova, Pordenone, Modena, Bologna, Genova, L’Aquila, Palermo, e ancora Courmayeur, Cortona, Sarzana, Gavoi, Lamezia Terme; città grandi e piccole, distribuite sull’intero territorio nazionale, che hanno saputo creare iniziative di grande valore, con ricadute positive sia sull’economia locale che nella promozione di un’idea forte di libro e lettura.
Il progetto è infatti in fase di trasformazione e, dopo la stesura del Piano nazionale di promozione della lettura, andrà incontro a nuovi sviluppi, che verranno discussi nel prossimo appuntamento che si terrà a maggio 2016 al Salone internazionale del libro di Torino e che potrebbero modificare profondamente il concetto di Città del Libro”.
Questo tenutosi oggi, insomma, dal cui cilindro magico è uscita Lecce.
In che cosa si tradurrà, non lo sappiamo, ma tremiamo già alla sola idea.
Lecce ha un pubblico invidiabile della cultura. Un meno invidiabile modo di concepirla. E un’ incapacità congenita di individualismo scriteriato a guastarla irrimediabilmente, fino a quando non ci libereremo da questi che la gestiscono, e tutti noi della loro mentalità.
Lecce aggiunge un ulteriore tassello nel mosaico della sua immagine di città di Cultura. Accogliamo con grande soddisfazione la proclamazione di Lecce Città del Libro 2017 avvenuta nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino che si celebra in questi giorni.
Si tratta di un riconoscimento al lavoro svolto in questi anni in ambito culturale rendendo la nostra città un punto di riferimento indiscusso tra i capoluoghi dell’arte al livello nazionale e internazionale. Un fatto che ha contribuito ad accrescere l’appeal turistico tanto da trasformare Lecce in uno dei principali attrattori per l’industria della vacanza di qualità.