Lecce, così non va!
Scocca il novantesimo e, finalmente, finisce la partita: 1-0 per il Sudtirol e Lecce che esce a testa bassa sotto i fischi del via del Mare. Ci stanno le critiche del pubblico e ci sta il risultato che, per dire la verità, potrebbe addirittura andare un po’ stretto agli ospiti.
E’ un gran tiro di Pasi da 25 metri a sbloccare all’85° la partita che, fino a quel momento, ha visto una sola squadra in campo. Il Sudtirol (che al 90° sfiora il raddoppio che viene negato solo dal palo) ha costruito gioco e il Lecce si è opposto spesso in affanno con una difesa traballante, un centrocampo appannato e un attacco privo di idee.
Al 23° l’arbitro espelle per proteste Lerda e Palaia seminando il nervosismo nell’ambiente e, al 55°, deve abbandonare il terreno di gioco anche Foti, sempre per proteste. Ci si aspettava un atteggiamento diverso almeno nel secondo tempo ma, anche con le sostituzioni di Lorieri, non cambia niente. Pià, Jeda e De Rose non riescono a dare alla squadra quella spinta necessaria per portare a casa i 3 punti.
Sulla partita c’è poco da discutere visto che sarebbe stato ingiusto un finale diverso ma quello che deve far riflettere, ancora una volta, è l’atteggiamento dei giocatori e del mister. Ancora ogginon si è vista una squadra combattiva ma rassegnata a mettere in campo la mentalità dimostrata da Lerda nelle ultime conferenze stampa. Domenica scorsa il Lecce avrebbe dovuto cercare di non prendere altri goal dopo il secondo e, oggi, avrebbe dovuto fare più o meno la stessa cosa visto che, per citare il tecnico piemontese, “se non puoi vincere queste partite devi almeno pareggiarle”.
Questa può essere la mentalità di una squadra che lotta per la salvezza o che, comunque, non ha in campo i valori del Lecce. Come si possono svegliare dei giocatori invitandoli, domenica dopo domenica a limitare i danni? Il Lecce è una squadra costruita per stravincere il campionato ma qualcuno sembra non averlo capito.Il 4-3-3 non funziona, Chevanton non gioca perché non in forma (Jeda e Pià sono in una condizione migliore?) e si potrebbero fare altre mille considerazioni ma non siamo noi a dover trovare le soluzioni a questa crisi.
Siamo ancora i primi, si dice. Anche questa certezza, però, inizia a scricchiolare: domenica andiamo a giocare a Carpi e, in caso di risultato negativo, il Lecce perderebbe anche il primato. Lerda pare avere ancora la fiducia della famiglia Tesoro ma non è così sicuro che questo sostegno sia confermato in caso di mancata vittoria a Carpi.
La pazienza di tutti sta finendo e non c’è più tempo per aspettare o limitare i danni. Serve tornare a vincere, con quali giocatori o con quale allenatore non importa: Il Lecce DEVE tornare a vincere.
Tommaso Micelli
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