Ridare speranza e costruire un futuro
“”/ LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA LETTERA DELLA MAMMA DI TARANTO
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ( nella foto ufficiale del Quirinale) ha risposto oggi alla lettera inviatagli mercoledì da Tonia Marsella, a nome delle madri di Taranto, che lecceccronaca.it aveva anticipato nell’articolo “Credevo che avrebbe scelto la vita e non la morte”.
Pubblichiamo qui di seguito integralmente la replica del Colle.
“Ho letto con attenzione la sua lettera, fortemente segnata da amarezza e insofferenza, sulla difficile situazione dell’ILVA di Taranto, e vorrei esprimere la mia sincera comprensione a lei e a tutte le mamme che stanno affrontando, non da ora, momenti tanto angosciosi.
Comprendo il drammatico timore che si può provare per la salute e la vita dei propri figli, così come conosco il tormento delle donne, degli uomini e dei figli che temono di perdere il lavoro e di veder così minacciato il proprio futuro. Anche da questi ho ricevuto lettere altrettanto accorate, nelle quali spesso emergono parole egualmente segnate da preoccupazione e allarme. Oggi vorrei nuovamente rispondere, a tutti, con lo stesso spirito con cui nel luglio scorso auspicai che si procedesse “rapidamente ed efficacemente” agli “interventi spettanti all’impresa e alle iniziative del governo nazionale e degli enti locali che risultino indispensabili per un pieno adeguamento alle direttive europee e alle norme per la protezione dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini.
Credo di essere stato coerente con quella impostazione : dopo più di quattro mesi senza alcuna soluzione al grave problema – un lasso di tempo che va ad aggiungersi all’annoso cumulo di ritardi, omissioni ed inadempienze – ho emanato il decreto legge sottopostomi dal governo contenente “disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale”. Disposizioni quindi, si badi bene, non dettate per la sola ILVA di Taranto. Tutti i valori indicati nel decreto – salute, ambiente, lavoro – sono richiamati dalla Costituzione, e sono tutti beni primari da tutelare nell’ordinamento democratico, bilanciandoli tra loro nel miglior modo possibile. In questo senso si intende ora operare : definendo un quadro normativo generale, che obblighi i responsabili dell’azienda all’esecuzione di interventi immediati e mirati al ripristino di condizioni di sicurezza nella attività produttiva attraverso il sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti, salvaguardando insieme ed unitariamente i “beni” della salute, dell’ambiente e del lavoro. Si tratta di ridare speranza e costruire un futuro per una città che sta pagando un duro prezzo per i ritardi e le inadempienze del passato.
So che il risultato non è scontato: dovranno essere affrontati nuovi problemi e pesanti difficoltà. Ci sarà, soprattutto, bisogno della vigile partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e dei cittadini. E si dovrà contare, quindi, anche sulla vostra sensibile attenzione e sulla comune responsabilità alle quali faccio ancora appello».
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