DIARIO DEL GIORNO DOPO / MANIFESTAZIONI / IL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA UIL CARMELO BARBAGALLO IN DUE INCONTRI A LECCE GIOVEDI’ 21
Giovedì 21 Aprile, alle 9.30, a Lecce, nella sala convegni dell’hotel Tiziano, in via Porta d’ Europa, il segretario nazionale della Uil Carmelo Barbagallo sarà sarà ospite del convegno “Sviluppo, efficienza e solidarietà. Lavoro e pensioni oggi e domani” organizzato dalla Uil di Lecce.
Nel pomeriggio, alle 14.30, il segretario Barbagallo sarà invece all’Università del Salento, nella sede della facoltà di Giurisprudenza (complesso Ecotekne, via per Monteroni) per incontrare gli studenti e parlare di “Rappresentanza sindacale e futuro della contrattazione collettiva” nel corso del seminario organizzato dalle cattedre di Diritto del lavoro della facoltà.
“La nostra visione della società – ha spiega il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto, nell’ annunciare questi appuntamenti – sta proprio nella sfida di coniugare efficienza e solidarietà attraverso grandi investimenti pubblici ed uno stato sociale che abbia strumenti efficaci nazionali, territoriali ed aziendali. I contenuti dei contratti già rinnovati, la piattaforma unitaria per una contrattazione modellata su produttività e welfare aziendale, la semplificazione dei procedimenti amministrativi sono le vie maestre che come Uil continueremo a percorrere. Un disegno alternativo alla desertificazione produttiva che allontana soprattutto il Sud d’Italia dal resto del Paese e d’Europa. La presenza a Lecce del segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo, consentirà di avviare una discussione approfondita sui grandi temi che attanagliano la vita di tanti salentini: lavoro (che non c’è), contrattazione, pensioni, crisi economica, giovani e sviluppo.
E ha poi così proseguito, nella sua dichiarazione: “Sul nostro territorio la disoccupazione giovanile è al 55% e quella femminile al 60%. Giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, un’intera generazione che non conosce cos’è il lavoro. La nostra provincia rischia di perdere le sue vocazioni manifatturiere e di non riuscire ad attrarre nuovi investimenti che pure caratterizzano anche altri territori limitrofi al nostro, come Brindisi nel settore aereonautico o Taranto nell’ambito della logistica portuale.
Lecce sembra drammaticamente ferma al palo delle sue crisi industriali, dal Tac ad alcune aziende metalmeccaniche come la Omfesa, dalla Bat al blocco dei cantieri pubblici di importanti arterie stradali, ad un’agricoltura stretta tra insidie ambientali come la malattia degli ulivi e la burocrazia europea. Per non parlare della crisi delle ferrovie Sud-Est o della situazione delle società partecipate e dell’orchestra della Provincia. E questo solo per fare alcuni esempi.
Questo scenario non è solo il risultato della crisi, ma su di essa s’innestano responsabilità di una parte della classe dirigente locale imprenditoriale e politica incapace di un disegno generale che apra il territorio a nuovi investimenti per le realtà produttive esistenti, ma anche ad investitori esterni.
La Uil della provincia di Lecce non si rassegna ad un futuro di “affittacamere” al posto di una vera organizzazione distrettuale del crescente turismo che da anni interessa il Salento. Come pure riteniamo prioritaria un’attenzione adeguata ad un progetto complessivo della nostra provincia culturalmente ed economicamente la proietti in Europa e nel Mediterraneo, attraverso l’Università e le forze attive organizzate.
Unitamente alla Cisl ed alla Cgil, abbiamo fatto accordi e protocolli con le parti datoriali ed istituzionali, per favorire un ambiente sociale ed economico aperto alle sfide che il presente ci impone. Per proseguire questo lavoro non abbiamo bisogno di incontrare qualche principe illuminato o di individualismi campanilistici, ma di una forte capacità progettuale unitaria, della quale la nostra grande organizzazione è parte indispensabile, per ridare speranze concrete di una vita migliore anche alla nostra gente”.