DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
POTENZA – Il Presidente dell’associazione magistrati sezione Basilicata, Salvatore Colella, non le manda a dire al Premier Renzi, colpevole di aver usato troppo sarcasmo nei confronti della giustizia lucana. Definite “inopportune nei tempi e inconsistenti nei fatti” le illazioni del leader del Pd, che è passato subito all’attacco dopo l’esplosione dello scandalo “Tempa rossa”. Il magistrato ponentino è rimasto sorpresa dalla poca serenità con cui si sta muovendo il partito di maggioranza, che di certo non sta perdendo occasione di creare polemiche gratuite.
La battaglia dialettica tra il Matteo di Firenze e il resto dell’Italia è appena cominciata.
ITALIA______
CREMONA – La Procura di Cremona non la spara grossa, ma grossissima: chiesti sei mesi di reclusione con la condizionale per Antonio Conte. Il mister salentino è accusato di frode sportiva nel filone dell’inchiesta “Last bet” sul calcioscommesse, risalente a diversi match della stagione 2010/2011, nella quale il mister conquistò una promozione in A col Siena di Mezzaroma. La partita incriminata sarebbe Albinoleffe-Siena, ultima giornata di quel campionato vincente, dove un ex giocatore di Conte, “l’agghiacciato” Pippo Carobbio, lo accusava di sapere della combine. Ricordiamo che il ct degli azzurri aveva già scontato una squlifica (patteggiata) di quattro mesi per omessa denuncia d’illecito nell’autunno del 2012.
MONDO______
IL CAIRO (EGITTO) – Le autorità egiziane danno le informazioni più comode possibili, ma lo Stato italiano non ci sta: Giulio Regeni non può morire due volte. Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni rassicura gli amanti della verità: “Ci fermeremo solo quando troveremo la verità, ma quella vera e non di comodo…”. Nei prossimi giorni sono previsti degli incontri fondamentali tra le autorità italiane e quelle egiziane, uno di questi avverrà in Italia settimana prossima. Il tempo scorre, Giulio non c’è più, e a nessuno (d’importante) forse importa davvero cosa tentano di nascondere i “potenti”.
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