IL FAR WEST DI IERI A TARANTO, AGGIORNAMENTI
(e.l.)______Taranto, il giorno dopo la sparatoria in pieno centro, per un regolamento di conti fra la malavita locale, che solo per un caso fortunato non ha avuto conseguenze drammatiche, si interroga, e cerca di capire.
I due feriti, raggiunti dai colpi sparati dai sicari contro la vittima, non sono gravi, e se la caveranno soprattutto dopo essersi rimessi dallo spavento: Leonzio Fontana, di 40 anni, e Tiziano Galileo, di 43, il primo è stato giudicato guaribile in pochi giorni, il secondo è stato operato e per lui la prognosi è di 40 giorni.
Dal giovane pregiudicato assassinato, Giuseppe Axo, 32 anni, sono partite le indagini.
Due fratelli, Antonio e Francesco Bruno, di 34 e 30 anni, sono stati fermati dalla polizia perché ritenuti coinvolti direttamente in quanto successo: per questo sono stati interrogati a lungo in Questura dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal pubblico ministero Maurizio Carbone.
Sono accusati di concorso in omicidio premeditato, tentato omicidio, detenzione e porto di arma da guerra e ricettazione aggravata
Dalle indagini è emerso che Axo aveva litigato in più occasioni negli ultimi giorni con i due fratelli, con i quali aveva pure fatto a botte, e gli inquirenti lo ritengono un movente credibile, anche se stanno verificando l’ eventualità che dietro ci siano anche dissidi legati alla gestione di attività illecite.
Nella ricostruzione della Polizia, i due fratelli avrebbero raggiunto Axo in via Lago di Montepulciano, quartiere Salinella, a bordo di una Lancia Y e da qui avrebbero sparato ben quindici colpi, prima di fuggire, lasciando l’auto sul luogo dell’agguato
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