QUATTRO GIORNI DI INENARRABILI VIOLENZE E INDICIBILI UMILIAZIONI CONTRO LA SUA CONVIVENTE: ARRESTATO UN GIOVANE ROMENO RESIDENTE A NARDO’
(e.l.)______Una nuova, bruttissima storia di violenze famigliari e nello specifico contro le donne arriva da Nardò, per la precisione dalla Questura di Lecce, i cui funzionari l’hanno raccontata questa mattina nei dettagli. Noi, nel riferirla, ne ometteremo i più scabrosi(nella foto, gli oggetti adoperati da lui per le sue nefandezze, telefonini compresi, con cui filmava la povera vittima costretta a pratiche degradanti).
Protagonista un giovane romeno, Alexei Florea (nella foto), 31 anni, disoccupato, residente appunto a Nardò, già fermato nella giornata di ieri, dopo la denuncia della sua convivente, una connazionale di dieci anni più grande, ex badante presso una famiglia della zona, che aveva chiesto aiuto, non appena, nottetempo, era riuscita a liberarsi dall’ aguzzino. I sanitari dell’ ospedale di Copertino, dove si trova tuttora ricoverata, le stanno curando le ferite, almeno quelle del corpo, perché quelle dell’ animo, ci vorrà più tempo, e forse mai si rimargineranno; gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Nardò ne avevano raccolto la denuncia e avevano cominciato le indagini.
Il fermo del Florea, compiuti gli accertamenti del caso, è stato sin arresto, con accuse pesanti: sequestro di persona, violenza sessuale e riduzione in schiavitù.
I due, che si conoscevano da tempo, convivevano da poco, alcune settimane, ma ben presto quella che sembrava una relazione felice si era trasformata in un problema quotidiano per la donna.
Negli ultimi quattro giorni, poi, la convivenza era diventato un vero e proprio inferno per lei, che, praticamente segregata in casa, ha dovuto subire botte, sevizie e umiliazioni di ogni tipo, anche le più squallide, da parte dell’ uomo che credeva di amare.
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