CAVALLINO AMMINISTRATIVE 2016: MENTRE IL PD SI LECCA LE FERITE IL M5S VA ALL’ATTACCO
(v.m.)______Continuano le polemiche nel PD.
Tutto ha inizio a Cavallino, dove il segretario Roberto Serra, è stato sfiduciato e la sezione del PD commissariata.
La giustificazione a tutto ciò sarebbero i voti che Sergio Blasi ha preso a Cavallino alle scorse elezioni regionali, circa trecento, surclassando il candidato gradito alla Segreteria Provinciale, l’on. Ernesto Abaterusso.
Voti, che gli avversari cavallinesi di Serra dicono essere il frutto di intese con il nemico.
In altre parole secondo costoro, l’ex segretario del PD cavallinese si sarebbe accordato con Gorgoni: quest’ultimo avrebbe fatto votare Blasi all’elezioni regionali ed il PD avrebbe successivamente ricambiato la cortesia all’elezioni comunali.
Tutto ciò ha fatto infuriare Serra, che spalleggiato dal Consigliere regionale Blasi, dal Deputato Salvatore Capone e da tanti altri personaggi interni al partito, ha gridato allo scandalo, attaccando frontalmente il Segretario Provinciale Piconese, sostenendo che è in atto un cambio genetico del partito.
Morale della favola, al Segretario cittadino Roberto Serra, consigliere uscente, che sarebbe dovuto essere il naturale candidato Sindaco della lista espressa dal PD, viene preferita una candidata che non ha nulla a che spartire con questo partito: Carla Rugge.
Prima iscritta ad Alleanza Nazionale, poi organica all’amministrazione Gorgoni di cui ha fatto parte per diversi anni, e negli ultimi anni assente dalla scena politica, dato che la lista di cui faceva parte con la quale cinque anni fa avrebbe dovuto partecipare alle elezioni amministrative, fu bocciata dalla Commissione Elettorale Circondariale a causa di errori nella presentazione.
La polemica a Cavallino era ancora in atto quando è scoppiato un nuovo caso, quello di Tricase, dove si è registrata l’ennesima spaccatura, con Abaterusso che cerca di sfilare un’altra sezione a Blasi. E anche in questo caso, l’ex sindaco di Melpignano, denuncia chiaramente i giochi e le strategie messe in campo dal segretario Piconese e da Abaterusso, ed il tentativo di sfiduciare il segretario cittadino di quel comune, Stefano Valli.
Abaterusso replica sostenendo che lui semplicemente, in qualità di componente della Commissione Regionale per il tesseramento, sta presiedendo personalmente alle operazioni, affinché il tutto si svolga regolarmente e non sia impedito a nessuno di potersi tesserare.
Blasi per tutta risposta ha già dichiarato di essere pronto a presentarsi alle primarie per candidarsi a sindaco di Lecce.
Quindi se qualcuno, dopo che il presidente della regione Puglia Emiliano gli ha negato qualsiasi ruolo, pensa di poterlo relegare nel paesino di Melpignano, ha fatto male i suoi conti.
Anche perché Blasi gode delle simpatie interne ed anche esterne al PD, per il suo modo di amministrare e per ciò che ha creato nel Salento con la Notte della Taranta, mentre Piconese paga lo scotto di essere affiancato da Abaterusso, la cui immagine è stata offuscata dalla condanna ad un anno e sei mesi, che proprio pochi giorni fa gli è stata comminata.
GIORNATA DI OGGI
Si è tenuta stamattina presso la sede del Circolo del PD di Cavallino in via Gorgoni, una riunione presieduta dal Segretario Provinciale Salvatore Piconese, l’on. Fritz Massa, il Consigliere regionale Ernesto Abaterusso ed il neo-Commissario della sezione Sergio Paladini, Componente dell’Ufficio politico provinciale.
Al tavolo della presidenza c’era anche il consigliere comunale Donatello Lezzi che ha aperto i lavori.
Sono intervenuti nell’ordine: Abaterusso, Massa, Piconese, i quali hanno sostanzialmente detto che il PD non è più il PCI di una volta, che non bisogna essere autoreferenziali, che bisogna uscire dal bunker e aprirsi agli altri.
Quando è stata data la parola agli iscritti, diversi di loro sono intervenuti, il dottor Marrocco, che ha sostenuto che le colpe vanno equamente divise tra le parti contendenti. E’ stata poi la volta di Giulietta Gigante, Pino Rizzo, Franco Corallo, Tommaso Colagiorgio, e Totò Marti.
Interventi piccati e risentiti alcuni, possibilisti altri, c’è stato chi invece, come Marti, ha detto di stentare a riconoscere il suo partito.
Certo pure io avrei avuto difficoltà a riconoscerlo, non solo perché oggi Piconese vuole imporre agli iscritti del PD cavallinese un candidato sindaco che con loro non ha nulla in comune, né sul piano politico né su quello culturale, quanto perché in quella sede c’erano persone che cinque anni fa si candidarono nella lista del PD solo perché non trovarono spazio in quella di Gorgoni.
Intanto c’è da registrare che nei giorni scorsi il responsabile regionale di Forza Italia l’on. Luigi Vitali ha sconfessato il responsabile cittadino di Lecce, De Gaetanis, che era venuto a Cavallino a dare il suo placet all’operazione “Grande Civica”.
Vitali però è stato categorico, con la sinistra nessuna alleanza, chi vuole farlo lo fa al di fuori del partito.
Ma, il Commissario cittadino Sergio Paladini, dopo l’incontro di oggi, ha dichiarato a leccecronaca, di essere convinto che l’operazione con la Rugge darà i suoi frutti, e che la Lista Gorgoni sarà sconfitta nella prossima tornata elettorale.
Insomma in casa PD la confusione è tanta.
Intanto….
Mentre i partiti strutturati cercano la quadra, il Movimento Cinque Stelle che pure sostiene che sarà presente con una sua lista, in tutta tranquillità continua il suo percorso incontrando i cittadini e parlando con loro, non di liste o di candidature, ma di problemi reali che interessano da vicino le persone.
Oggi mentre nel chiuso della sede del PD di Cavallino, i big del partito cercavano di convincere gli iscritti ad ingoiare il rospo, a Castromediano proprio a ridosso del Mercatino dell’Antiquariato gli attivisti dei Cinque Stelle, affiancati dal deputato Maurizio Buccarella e dalla senatrice Daniela Donno distribuivano volantini e davano spiegazioni a quanti erano interessati.
L’interesse che i cittadini hanno nei confronti di questo movimento è palpabile, per cui tanti personaggi della vecchia politica avvicinano i ragazzi del movimento pensando di irretirli consigliando loro vecchie formule e grandi inciuci.
Non hanno ancora capito che il Movimento Cinque Stelle sta ai partiti come un umano sta ai marziani.
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