DIARIO DEL GIORNO DOPO / DIBATTITI/ LA GUERRA NEL KURDISTAN A MELPIGNANO MARTEDI’ 29

| 28 Dicembre 2015 | 0 Comments

Martedì 29 dicembre, alle 18, a Melpignano, presso la Casa del turista, ex Fabbrica Tabacchi, ci sarà la presentazione del documentario “Puzzlestan. I confini sono i limiti dei popoli” del giornalista Ivan Grozny Compasso.

Dopo la proiezione, seguirà una tavola rotonda con Sara Montinaro (Rete Kurdistan Italia / Ass. Ya Basta), Pati Luceri (componente della Rete Kurdistan Lecce), Sonia Pellizzari (componente della Rete Kurdistan Lecce), Salvatore Specchia (So What Festival) con un contributo video dello stesso Compasso. L’ingresso sarà ad offerta libera, il ricavato sarà interamente devoluto al progetto per la costruzione di una scuola a Kobane (nella foto)intitolata ad Antonio Gramsci, curato dalla Rete Kurdistan Italia – Lecce.

 

Nel documentario immagini non realistiche ma reali. Dalla Turchia alla Siria e ritorno, Iraq e ancora Siria. Diversi viaggi con l’intento di raccogliere il maggior numero di tasselli di questo grande e complicato mosaico che si scompone e si compone a causa di conflitti, dichiarati o no. Storie di confine, dove questo muta e si definisce secondo quanto accade sul terreno di guerra. In mezzo, popoli e popolazioni, costrette alla fuga e le storie di quelli che hanno deciso di combattere, di resistere per ricostruire daccapo, come i combattenti curdi e l’anomalia che rappresentano in quella regione del mondo. Dicembre 2014: Kobane una settimana nella città sotto assedio, con i combattenti Ypj/Ypg. Soli contro l’Isis uomini e donne combattono insieme. Documenti originali sequestrati agli uomini in nero, immagini dal fronte e dalla città in rovina. Luglio 2015: tra gli sfollati Ezidi di Sinjar, i siriani fuggiti dalla guerra, i cristiani di Teleskof in fuga a Duhoq e quelli che resistono ad Al Qosh. Il racconto di com’era e di com’è questo nuovo Iraq. Agosto 2015: la liberazione di Hasseke, con immagini della battaglia per la liberazione, l’entrata nella città distrutta, i campi profughi di Deriq, gli ospedali e le città del Rojava liberate dai combattenti curdi.

 

 

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.