“In campagna elettorale hanno aumentato il monte ore, oggi lo azzerano” – LA PROTESTA DELLE FAMIGLIE DI MESAGNE LASCIATE SOLE CON I LORO CARI PORTATORI DI HANDICAP GRAVE, UNA SITUAZIONE CHE PRESTO POTREBBE COINVOLGERE TANTI ALTRI COMUNI. DESTREGGIANDOCI A FATICA FRA LE SIGLE E LA CONFUSIONE DELLA BUROCRAZIA, ABBIAMO CERCATO DI CAPIRE DI CHI E’ LA COLPA
(Rdl)______Da due giorni, è in atto una vibrante protesta delle famiglie di Mesagne con un portatore di handicap, contro la decisione dell’ amministrazione comunale di tagliare i fondi all’assistenza domiciliare per i disabili gravi, con la consequenziale drastica riduzione del servizio, o addirittura in certi casi il completo annullamento, comunicata l’altro giorno all’ improvviso ai diretti interessati.
Parliamo di genitori e parenti che quotidianamente affrontano la responsabilità di far viere come meglio possibili persone colpite da gravi patologie e gravi malformazioni e che per questo hanno diritto ad essere seguite ed aiutate da personale sanitario qualificato.
E parlano, genitori e parenti, con discorsi agguerriti: “Tutto questo ci sta distruggendo moralmente, come se non bastasse quello che ogni giorno viviamo. Ora ci costringono alla guerra, per avere un diritto che spetta ai nostri figli. Le persone con disabilità grave hanno bisogno di assistenza ogni giorno e le famiglie devono essere aiutate dal proprio comune e dal sindaco che ci rappresenta. Nessuno mai è venuto a controllare come vivono i nostri figli, per rendersi conto con mano di quanto sia indispensabile l’assistenza. Siamo stanchi di sentirci cittadini di serie B, in campagna elettorale hanno aumentato il monte ore per ogni famiglia perché arrivavano i fondi Pac, oggi lo azzerano o riducono e ci dicono che erano destinati solo agli ultra 65enni“.
Il sindaco, Pompeio Molfetta, in carica da sei mesi, a capo di una coalizione di centro, si difende: “Una decisione, dolorosa ed impopolare, che muove dalla necessità di mettere ordine ad un sistema ormai fuori controllo che ha prodotto per Mesagne un debito fuori bilancio di circa 300mila euro. La Regione tarda a mandare i soldi, i Comuni non sanno dove sbattere la testa, le cooperative battono cassa, i dipendenti lamentano di non ricevere lo stipendio da mesi e gli utenti vedono ridursi i servizi“.
Il solito scaricabarile all’ italiana. Vediamo di capirci qualcosa. In effetti, è vero che la Regione Puglia ha destinato solamente agli over 65 i fondi pac, cioè i fondi del piano di azione per la coesione. Essi sono a loro volta fondi governativi, che le regioni Puglia, Campania, Sicilia e Calabria capofila del progetto utilizzano per potenziare sia i servizi di cura per gli anziani sia i servizi socioeducativi e di cura per l’infanzia: erano destinati a sovvenzionare numerosi programmi di assistenza, tra questi i servizi di assistenza Adi (assistenza domiciliare integrata) o Sad (prestazioni socioassistenziali) destinati agli anziani, ma anche ai disabili.
Con la revisione dei contratti e delle clausole per poter accedere ai fondi, l’assistenza domiciliare è prevista solo per gli over 65, lasciando le persone, colpite da disabilità, non incluse in quella fascia, prive di assistenza.
A monte, il governo ha varato fondi insufficienti, per quanto in più rispetto agli stanziamenti previsti dal riparto alle regioni del fondo sanitario nazionale; dal canto suo, evidentemente la Regione Puglia non è stata capace di una corretta ed efficace programmazione della spesa sanitaria, in cui l’ assistenza domiciliare integrata dovrebbe rientrare normalmente; e questo è fondamentale, stante la penuria anche di residenze sanitarie e residenziale per non autosufficienti, su tutto il territorio regionale; infine il Comune di Mesagne non può giocare allo scaricabarile, perché l’ assistenza ai cittadini in difficoltà dovrebbe essere una priorità rispetto a qualunque altra spesa. Una situazione esplosiva, che sta per coinvolgere tutti gli altri comuni della nostra regione, mentre la Regione Puglia, in testa il suo fallimentare presidente – pure assessore alla sanità – Michele Emiliano sta dimostrando tutta quanta la sua incapacità sostanziale.
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