DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI FRANCESCO
Un incendio ha devastato questa mattina a Roma l’ ambasciata dell’Indonesia, in una palazzina di via Campania, nei pressi di via Veneto. Il denso fumo ha spinto un dipendente dell’ambasciata, in preda al panico, ad aggrapparsi a una tenda e lanciarsi dal secondo piano. E’ ricoverato in gravi condizioni in ospedale.
Come se niente fosse, la mafia continua a guadagnare sui lavori pubblici e a confermare sia la propria presenza sul territorio, sia gli storici legami nel tempo consolidati. Le scene di film e fiction televisive che credevamo riposte nell’ immaginario, continuano ad accadere nella realtà.
Oggi ci sono stati tredici arresti fra vertici e fiancheggiatori delle cosche di Agrigento e Porto Empedocle. Le indagini, svolte dalle Squadre Mobili di Palermo e Agrigento, hanno peraltro confermato come non si sia mai spezzato lo storico vincolo tra i clan palermitani e agrigentini. Documentati summit nelle campagne agrigentine, tra ruderi e appezzamenti di terreno tra Cosa nostra palermitana e agrigentina. Oltre alla supremazia dei due “capifamiglia”, Antonio Iacono e Francesco Messina, sono emersi i ruoli di spicco di numerosi gregari con compiti di fiducia tra i quali quello di organizzare incontri con esponenti mafiosi di altre famiglie locali, ma anche ‘emissari’ di minacce mafiose per estorcere il pizzo a numerose imprese locali del settore del calcestruzzo.
MONDO______
Miliziani qaedisti, alleati dell’ Isis, hanno conquistato un altro porto nel sud-est dello Yemen, a Jaar, dopo aver preso il controllo, nei mesi scorsi, del centro costiero di Mukalla. Lo riferisce al Jazira. Le forze governative, fedeli al presidente Abed Rabbo Hadi, si sono ritirate dopo aver subito imprecisate perdite.
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