A BOLOGNA LA RITROVATA UNITA’ DEL CENTRO DESTRA INTORNO AL NUOVO LEADER DI FATTO. MATTEO SALVINI: “Alfano sei incapace e cretino. I Centro sociali, i campi rom li sgombereremo noi a uno a uno”. SILVIO BERLUSCONI: “Grillo come Hitler, sono una banda di balordi”
(Rdl)______Il nuovo giovane leader di fatto della coalizione aveva ripetutamente sostenuto negli ultimi tempi di non volerne più sapere. Oggi ha detto chiaramente che “non è un ritorno al passato“. Eppure ai più è sembrato un revival dei primi passi trent’ anni dopo.
Il centro – destra, quel che ne è rimasto, quel che è diventato, si ritrova unito a Bologna. Proprio un appello all’unità è partito da Silvio Berlusconi, visibilmente commosso per il ritorno alla piazza, sul palco insieme a Matteo Salvini della Lega Nord, e a Giorgia Meloni di “Fratelli d’ Italia”.
In un centro di Bologna blindato dalla Polizia e affollato dai partecipanti, la manifestazione si è svolta regolarmente, nonostante gli scontri avvenuti per le proteste dei così detti antagonisti e dei centri sociali, che cinquecento hanno cercato di sfondare il presidio all’ altezza del ponte ferroviario di Stalingrado: tafferugli, lanci di pietre e di uova, lagrimogeni e un agente colpito da un grosso oggetto contundente in ospedale.
Pochi attimi di tensione al comizio, quando una decina di giovani studenti hanno creato per pochi secondi un parapiglia sotto ai portici di piazza Maggiore.
Delle parole di Matteo Salvini, che ha sostanzialmente riproposto le note tematiche che ne hanno contraddistinto l’ azione politica egli ultimi mesi, colpiscono i toni usati con il Nuovo Centro destra: “Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te. Pensa ai poliziotti feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali“.
Quanto alla giornata odierna “non è un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica.
La leadership la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata. Oggi qua parleremo di lavoro, futuro, giovani, di liberare le energie che in Italia ci sono e che invece sono tenute fra le grinfie della burocrazia, dall’eccesso di pressione fiscale“.
Trionfalistico il tono delle parole di Silvio Berlusconi più significative: “Con questa ritrovata unità vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno. Potremo superare il 40%. Questa è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia. Consegnare l’Italia a Grillo e alla sua banda di balordi sarebbe una tragedia: per questo il centrodestra deve tornare unito. Sarebbe una tragedia consegnare l’Italia ad un signore nei cui discorsi ho individuato molti passaggi identici a quelli di Hitler nel ’32 e nel ’33“.
Giorgia Meloni ha chiesto le dimissioni del governo: “Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa“.
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